Per quanto Caska sia
una donna risoluta e sempre capace di dimostrarsi
forte, e’ anche molto romantica e parecchio
femminile in determinate situazioni (situazioni
che peraltro vengono accentuate dalla propria
rarita’). Il suo primo incontro con
la sfera sessuale e’ di certo negativo
ed avviene quando, ancora bambina, un nobile
cerca di violentarla dopo averla legalmente
sottratta alla propria famiglia. La sensazione
di impotenza di Caska si tramuta in stupore
nel momento in cui la bimba riesce ad uccidere
il proprio assalitore, sfruttando l’aiuto
dell’ancora sconosciuto Grifis, che
si trova a passare di li’ per puro caso.
Questo episodio viene trattato nel manga piu’
che altro come il pretesto che porto’
Caska ad entrare nella Squadra dei Falchi,
e per quanto negativo non viene descritto
come particolarmente traumatico per la ragazza.
La prima volta di Caska invece avviene con
Gatsu, e scaturisce dal riconoscere ed accettare
i propri sentimenti nei confronti del compagno.
In questo caso la femminilita’ di Caska
ha modo di esprimersi pienamente: non piu’
un capitano alla testa di mille soldati, ma
una donna che si abbandona completamente all’uomo
di cui e’ innamorata. E’ chiaro
che il sentimento che accompagna l’atto
sessuale e’ profondo e nitido, non e’
un gesto sporco, ne’ meccanico, non
rientra nei modi canonici in cui il sesso
e’ solitamente adoperato all’interno
di Berserk, e va a coronare la componente
shoujo che permea la prima serie del manga.
Considerato lo stato emotivo in cui si trova
la ragazza in quel momento, alcune interpretazioni
vogliono che il fatto possa essere visto in
qualche modo come un gesto di debolezza: Caska
e’ rimasta da sola per lungo tempo,
con la responsabilita’ della Squadra
dei Falchi sulle spalle, mentre Grifis veniva
torturato e Gatsu si trovava chissa’
dove. Secondo questa chiave di lettura, il
ritorno del comandante della squadra d’assalto
viene visto da Caska come una sorta di ancora
di salvataggio, un episodio che la porta a
crollare ed a rifugiarsi in una persona forte
per poter sopperire alle proprie mancanze,
alla propria debolezza e stanchezza. Si tratta
comunque di un punto di vista discutibile
perche’, anche se da una parte fino
all’eclissi Caska sara’ comunque
pensierosa e a disagio nei confronti di Grifis,
dall’altra e’ anche vero che Caska
non decide di interrompere quello che ha cominciato
con Gatsu, dimostrandosi di fatto innamorata
di lui in maniera sincera.
Vi e’ poi il tentativo di stupro da
parte dell’apostolo Wiald, che viene
sventato da Gatsu. In questo frangente abbiamo
il tema ricorrente della donna-oggetto, e
dell’uomo che utilizza la sfera sessuale
affiancandola alla violenza ed alla prevaricazione,
modo quindi per infliggere dolore, per esprimere
l’impotenza della donna e la sua incapacita’
di imporsi su una volonta’ dominante
attraverso l’uso della forza.
Il terzo episodio e’ quello drammatico,
quello che avviene nel celebre episodio 25
della prima serie: lo stupro di Caska.
E’ il momento in cui si concretizza
pienamente il terribile senso di oppressione
di Caska per il suo essere donna, si manifesta
la sua completa impotenza, la sua debolezza,
la sua incapacita’ di imporre il proprio
volere. L’uomo che un tempo amava con
tutta se’ stessa e’ adesso divenuto
un mostro, ma in quella mostruosita’
e’ ancora un riconoscibile Grifis. Caska
diviene un oggetto, uno strumento nelle mani
di chi amava, un mezzo per suscitare il dolore
e la sofferenza di Gatsu, che viene costretto
a guardare tutta la scena senza poter fare
nulla per impedire che si consumi quella tragedia.
Caska piange, sicuramente soffre, ma esistono
a questo punto due correnti di pensiero. Per
quanto la maggior parte degli utenti credano
che la sofferenza della donna sia dettata
dallo stupro che sta vivendo, molti altri
(una fetta piu’ che consistente) sono
convinti che il dolore scaturisca dal fatto
che Caska stia di fatti tradendo Gatsu. Durante
questo ipotetico stupro infatti, molti non
vedono alcun segno di ostilita’ da parte
della ragazza nei confronti di Phemt, che
anzi pare coinvolta in quello che sta facendo.
L’unica cosa che la porta a piangere
e’, secondo questa tesi, il fatto che
Gatsu sia costretto a guardarla, il fatto
che ella senta di stare tradendo il suo compagno.
Da qui il suo “Non guardare!”,
non una richiesta di aiuto o un tentativo
di fuggire, ma un chiedere di non assistere
a cio’ che sta accadendo. E’ sicuramente
una visione interessante, ma attualmente l’ipotesi
piu’ accreditata rimane quella dello
stupro, anche se ovviamente il discorso e’
tuttora aperto.
L’episodio dello stupro dura molte pagine,
Miura si concentra nei dettagli, genera malessere
psicologico nel lettore attraverso una descrizione
minuziosa e quasi estenuante di cio’
che accade, descrizione volta ad amplificare
l’impotenza sia di Gatsu che di Caska.
In seguito sappiamo che Caska perde totalmente
la ragione ed e’ costantemente terrorizzata
da Gatsu. Inoltre, il feto che portava in
grembo, viene maledetto, divenendo una sorta
di demone che in ogni caso stara’ per
quanto possibile accanto alla madre e al padre
nei momenti di difficolta’ o di necessita’.
Vi sono in seguito ulteriori episodi, come
un tentativo di violenza nella grotta delle
orge, in cui l’intervento del figlio
salva la madre. Ancora dopo, dopo il ricongiungimento
con Gatsu, un momento di debolezza di quest’ultimo
lo porta a perdere il controllo, e ancora
una volta ritorna il concetto della violenza
associata al sesso, quando Gatsu viene posseduto
dalla bestia oscura che vive dentro di se’.