La Yukes, conosciuta per
aver precedentemente lavorato con la licensa
di Berserk, rilascia un successore di Sword
of the Berserk per Dreamcast. Questa volta
la compagnia ha a disposizione un discreto
supporto di marketing da parte di Sammy
Studios e la capacita’ di calcolo
tridimensionale della PS2. Quindi ci aspetteremmo
un gioco piu’ fluido e con tutti i
personaggi che amiamo, no? Non e’
precisamente cosi’.
Berserk segue la stessa storia del manga.
Controlleremo Gatsu, il protagonista del
fumetto. Nella storia incontreremo anche
Grifis, con cui Gatsu ha combattuto e perso,
e Zodd, contro cui Gatsu combattera’
molto presto. Berserk e’ fornito di
eccellenti cut scenes che esaltano perfettamente
lo stile grafico del gioco. Vedremo personaggi
incredibilmente dettagliati, accompagnati
da doppiaggi sicuramente di prim’ordine.
Fa un certo effetto vedere con quanta leggiadria
la serie sia passata da un manga ad un gioco
in 3D pieno di dettagli. Anche i mostri
che combatteremo sono realizzati con grandissima
cura.
Chiaramente ci sara’ moltissimo da
combattere in Berserk, ed in effetti questo
e’ tutto cio’ che sarete tenuti
a fare. Gatsu puo’ sferrare un attacco
normale schiacciando il quadrato, o un attacco
pesante premendo il triangolo. Ben presto
scoprirete che schiacciare ripetutamente
il quadrato e’ la migliore strategia
da adottare. Gatsu continuera’ a menare
senza sosta fendenti per tutto il tempo
che schiaccerete il tasto, cosa sufficiente
per battere la maggior parte dei nemici
ed alcuni dei boss. Nonostante questo possa
apparire comodo, sarebbe certamente stato
meglio se il gioco avesse avuto un buon
sistema di combo: invece la sensazione e’
di non avere un cosi’ grande controllo
su Gatsu. Potremo menare fendenti e’
vero, ma non possiamo determinarne la direzione.
Man mano che uccideremo nemici, la barra
del berserk di Gatsu si andra’ riempiendo.
Schiacciando R2 e’ possibile usare
in ogni momento il livello del berserk,
che fornisce a Gatsu un aumento della velocita’
e gli permette di infliggere danni maggiori,
potendo in effetti distruggere gruppi di
nemici in tempi brevissimi.
Gatsu ha due serie di strumenti ai quali
possiamo accedere tenendo pressati L1 o
L2. La prima serie sono un certo numero
di armi: si tratta di un braccio lanciafiamme,
granate, kunai ed una balestra. Per la maggior
parte del tempo queste armi sono inutili.
I kunai non riescono effettivamente ad uccidere
nulla, mentre l’uso della balestra
comporta che Gatsu resti fermo in un punto,
lasciandolo quindi molto scoperto. Le granate
ed il lanciafiamme possono essere comodi
per abbattere gruppi di nemici. Ad ogni
modo, una volta utilizzata una delle armi,
dovremo aspettare un po’ prima di
poterla riutilizzare. E le uniche due armi
decenti hanno un periodo di ricarica di
un paio di minuti, cosa che in definitiva
le rende quasi inutili. Gatsu puo’
anche richiamare gli elfi per ottenere un
bonus di difesa per un po’ di tempo,
o per curare le sue ferite.
Berserk ha un sistema di evoluzione del
personaggio estremamente semplicistico.
E’ possibile migliorare gli attacchi
di Gatsu, il periodo di berserk, o la difesa.
Il problema e’ che servira’
moltissima esperienza prima di poter potenziare
qualcosa. Il modo principale per ottenere
punti esperienza e’ di concatenare
le uccisioni mentre si combatte: se si riesce
ad uccidere in successione un mostro dopo
l’altro, otteniamo dei combo bonus.
Solitamente, questo bonus e’ nettamente
maggiore della quantita’ di esperienza
che otterresti limitandoti a uccidere singolarmente
ogni nemico. Il difetto in tutto cio’
e’ che, se vogliamo rendere il nostro
personaggio un po’ piu’ forte,
dovremo essenzialmente piantarci li per
ore e continuare a uccidere le stesse cose.
Un altro enorme difetto del gioco e’
che non c’e’ nient’altro
da fare oltre a combattere, combattere e
combattere. Non appena avremo ucciso un
gruppo di mostri dallo schermo, immediatamente
ne appariranno altri che li rimpiazzeranno.
Se siete i tipi di giocatori che ogni volta
si fermano per uccidere tutto cio’
che si muove vi fermerete ad aspettare per
anni. Alternativamente, potremo decidere
di non combattere assolutamente e continuare
a schiacciare il tasto cerchio per correre
attraverso i nemici. Man mano che progrediamo
nei diversi capitoli avremo a che fare con
un incremento nella quantità di combattimento
o di fuga dai nemici, qualunque sia il nostro
stile di gioco. Ad ogni modo, tutto cio’
rende Berserk estremamente ripetitivo ed
abbastanza noioso da giocare per un utente
medio. Un po’ diverso il discorso
per chi e’ appassionato, ma le qualita’
sono sempre quelle.
I combattimenti con i boss nei vari livelli
rendono le cose un po’ piu’
interessanti. Durante tali combattimenti
saremo catapultati in un’arena chiusa
in cui dovremo andare testa a testa contro
un enorme mostro. Gatsu puo’ ovviamente
usare tutti i suoi attacchi normali. Se
riusciamo a parare o bloccare un attacco,
vedremo una sequenza di combattimento in
full motion, dove dovremo schiacciare un
tasto per vincere il duello. Queste sequenze
interattive colpiscono particolarmente per
la loro bellezza. In una di esse avremo
un rapido scarto con i piedi, una parata
su un attacco del nemico e alla fine sferreremo
un fendente basso. Se Gatsu riesce a fare
tutto cio’, per quale motivo non e’
possibile farlo quando lo stiamo effettivamente
manovrando?
Berserk e’ un gioco che sicuramente
non concretizza tutto il potenziale che
ha e finisce per essere un continuo spam
di un tasto… Se non fosse per l’eccellente
grafica anche i fan della serie lo snobberebbero.
La verita’ e’ che se amate il
manga, con ogni probabilità apprezzerete
anche questo videogame. Ma se non siete
dei fan non troverete cosi’ tanta
carne al fuoco da giustificare l’acquisto.
FINALE: 7
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