Episodio 21
L’intervento di Gatsu e’ determinante
per risollevare la situazione, e dopo pochi
minuti gli avversari sono in fuga. Durante la
notte Judo racconta all’ex capitano di
come Caska abbia preso in mano la situazione
dopo l’arresto di Grifis, e gli svela
il loro piano per far evadere il proprio generale.
L’indomani, all’aurora, Caska chiama
Gatsu e, dopo averlo portato in un luogo isolato,
lo sfida in duello, rinfacciandogli con rabbia
l’aver lasciato la Squadra e additandolo
come responsabile della cattura di Grifis. Lo
sfogo della donna si conclude quando cerca di
lanciarsi giu’ da una rupe, decisa a farla
finita. Gatsu riesce ad afferrarla salvandola.
Caska e’ in lacrime, i due si scambiano
un bacio e finiscono per fare l’amore.
L’indomani, un gruppo scelto capitanato
da Caska parte per andare a salvare Grifis.
Gatsu ne fa ovviamente parte.
Episodio 22
Il gruppo composto da Gatsu, Caska, Judo e Pipin
si introduce nella torre in cui e’ rinchiuso
Grifis sfruttando un passaggio segreto e l’aiuto
della principessa Charlotte. Una parte dell’accampamento
dei Falchi subisce contemporaneamente un attacco
da parte di creature sovrannaturali spuntate
dal nulla, fra cui e’ possibile riconoscere
Lucine e il Conte. Il gruppo di salvataggio
raggiunge infine Grifis, ridotto ad uno spettro,
scarnificato sulla schiena ed in volto, i tendini
dei polsi e delle caviglie recisi. Gatsu si
sente responsabile per l’accaduto, e non
riesce a trattenere le lacrime. Fa poi strada
ai compagni fuori dal castello eliminando tutte
le guardie.
Episodio 23
Tornati al campo, i membri restanti della Squadra
dei Falchi si rendono conto dello stato drammatico
in cui e’ ridotto Grifis. I sogni di gloria
sono ormai in frantumi, il generale non potrà
mai piu’ impugnare una spada. Caska chiede
tempo ai suoi uomini per prendere una decisione
in merito al probabile scioglimento della Squadra.
Grifis ha intanto una visione, che lo porta
a rievocare i suoi sogni di conquista, il suo
desiderio di avere un suo regno. Usando tutte
le forze rimaste raggiunge le briglie di un
cavallo, e si fa trascinare su un carro finché
un’irregolarità’ del terreno
non lo fa cadere per terra. Gatsu e gli altri
soldati, accortisi della fuga di Grifis, si
lanciano all’inseguimento. Il Falco e’
disperato, sa che e’ tutto finito, per
un attimo desidera morire, poi concentra i suoi
sentimenti confusi su Gatsu, che intanto sta
per raggiungerlo. Contemporaneamente avviene
un’eclissi. Figure sinistre e immobili
appaiono alle spalle di Grifis. Il suo bejelit
cambia forma, apre occhi e bocca, comincia a
lacrimare sangue. Il cielo e la terra assumono
una conformazione inquietante, e’ il passaggio
in un’altra dimensione, fra lo sconcerto
ed il terrore dei presenti.
Episodio 24
Caska invita a mantenere il controllo, nessuno
capisce cosa sta accadendo. Quattro creature
mostruose fanno lentamente la loro comparsa.
Una di esse, probabilmente il capo, spiega a
Grifis di essere un eletto, scelto per divenire
anche lui un arcidemone loro simile. Tutti sono
sconcertati e non sanno cosa credere. Il terreno
su cui si trovano Gatsu e Grifis si muove assumendo
la forma di una gigantesca mano, allontanando
i due dal resto della Squadra. Gli arcidemoni
riescono a convincere Grifis a sacrificare tutti
i suoi uomini in cambio dell’immortalità’.
Grifis concentra il suo odio su Gatsu, ritenendolo
responsabile di avergli fatto perdere di vista
il suo sogno. Un marchio sacrificale si imprime
sulla pelle di tutti i condannati.
Episodio 25
E’ una carneficina devastante. Un esercito
di creature demoniache si abbatte sui sacrificati,
dilaniandoli e divorandoli. Cadono tutti, Pipin,
Colkas, Judo nel suo tentativo di salvare Caska
e riuscendo un istante prima di morire a rivelarle
il suo amore per lei, Gaston e tutti gli altri
membri della Squadra. Grifis rinasce come Phemt,
arcidemone immortale dai poteri sconfinati.
Il mostro afferra Caska e la stupra costringendo
Gatsu a guardare, nella rabbia, nell’odio
e nella disperazione piu’ totale, perdendo
anche un braccio ed un occhio nel tentativo
di salvarla e di impedire qualcosa di inevitabile.