[ CAP 96 ] All’interno del piano astrale
si sta compiendo il sacrificio dei Falchi: un
esercito di creature demoniache sta massacrando
ogni soldato. C’e’ chi tenta la
fuga, chi cerca invano di combattere, chi atterrito
non riesce a muovere un muscolo. Pipin interviene
per salvare Caska dall’attacco di un’enorme
e grottesca creatura: e’ il loro capitano,
finché sopravvivera’ lei, la Squadra
dei Falchi continuerà ad esistere. Arriva
allora Judo a cavallo che la porta via. Pochi
secondi dopo, il coraggioso Pipin viene sopraffatto
e ucciso dalle creature del male. Kolcas intanto
vede i suoi compagni venir dilaniati davanti
ai suoi occhi, e comincia a correre, ferito,
finché le gambe lo reggono. Ma i suoi
nervi crollano, e in lacrime comincia a credere
che tutto debba essere stato solo un brutto
sogno. Un mostro, che nelle sembianze appare
come una bellissima donna, lo accoglie fra le
sue braccia, per poi ucciderlo. [ CAP 97 ] Judo
porta Caska con se’ sul suo cavallo, ma
improvvisamente un mostro ben mimetizzato blocca
la corsa dell’animale divorandolo. I due
compagni finiscono per terra e Judo, per difendere
il proprio capitano, le fa da scudo umano contro
gli attacchi di un’altra creatura oscura.
Il ragazzo viene prima colpito violentemente
alla schiena, in seguito trafitto e passato
da parte a parte: sa che e’ giunta la
sua ora. Usa il suo ultimo coltello da lancio
e, con l’aiuto di Caska, il mostro e’
sconfitto. La ragazza non accetta l’evidenza
e cerca di trascinare con se’ il compagno.
Judo cerca di farle forza, usando al meglio
le parole… eppure, da quando la conosce,
non e’ mai stato capace di dirle la cosa
piu’ importante, si e’ sempre limitato
a proteggerla ed a fare del proprio meglio per
renderla felice. Ma muore senza averle mai detto
ti amo. Pochi istanti dopo, le creature del
male prendono Caska… [ CAP 98 ] Gatsu
intanto combatte strenuamente contro l’esercito
di mostri che si staglia davanti a lui, difendendosi
come puo’, ferito profondamente, ma ancora
maledettamente in piedi. Negli stessi momenti
Grifis vede il suo corpo come inabissarsi in
un oceano di dolore e di perdizione, mentre
osserva i propri uomini che vengono massacrati,
nell’incapacità’ di provare
per essi qualunque tipo di sentimento. [ CAP
99 ] Gatsu continua la sua battaglia e, dopo
aver ucciso decine di demoni, cade da un’altura
finendo molti metri piu’ in basso. Qui
trova un lago di sangue, ed incontra poco dopo
Gaston, da sempre uno dei piu’ importanti
membri della sua squadra d’assalto. I
due hanno il tempo di scambiarsi poche battute
prima che lo stesso Gaston venga ucciso dall’ennesima,
mostruosa creatura. Gatsu e’ ancora incredulo,
quando poco distante scorge il cadavere di Pipin.
[ CAP 100 ] Gatsu esplode allora come una furia,
lanciandosi fra i nemici senza curarsi di nient’altro,
quando all’improvviso vede Caska, priva
di sensi e fra le grinfie di terribili creature.
Si lancia per salvarla, sfondando la resistenza
dei demoni di fronte a lui, ma viene improvvisamente
fermato: un essere mostruoso ha addentato il
suo braccio sinistro, tenendolo stretto, rendendolo
incapace di muoversi. Gatsu e’ furioso.
All’improvviso si ode un tonfo sordo provenire
dalla Mano di Dio: e’ la nascita di Phemt,
il quinto arcidemone. [ CAP 101 ] Grifis ha
assunto una nuova sembianza, ed e’ rinato
come Phemt, le ali del male, colui che nella
mano di Dio incarna il Sogno. In un agghiacciante
silenzio giunge da Gatsu, incredulo, in ginocchio
e con il braccio tra le fauci serrate di un
mostro. Creature demoniache portano allora Caska
da Phemt che, rimanendo di fronte Gatsu, la
stupra davanti ai suoi occhi. Caska e’
cosciente, riconosce Grifis ma e’ ferita,
e a nulla vale il suo tentativo di fare resistenza.
Gatsu, disperato, usa cio’ che resta del
suo pugnale per strapparsi il braccio e poter
correre a salvare la donna che ama. [ CAP 102
] Gatsu riesce fra sofferenze atroci a strapparsi
via il braccio. Si lancia verso Caska, ma riesce
a percorrere solo pochi metri prima che una
moltitudine di esseri infernali interrompano
la sua corsa, bloccandolo per terra, con il
volto a guardare lo stupro, la violenza che
si consuma lenta, inesorabile e con crudeltà
davanti ai suoi occhi. Gatsu non distoglie lo
sguardo, l’odio verso colui che riteneva
il suo migliore amico cresce furioso a dismisura,
ma tutto cio’ non basta per interrompere
cio’ che sta accadendo. Caska perde i
sensi, un mostro affonda il suo artiglio nell’occhio
destro di Gatsu, accecandolo. Ed ecco che improvvisamente
fa la sua comparsa il Cavaliere del Teschio,
che riesce a entrare nel piano astrale. Immediatamente
attacca Boid con la propria spada, ma questi
si difende con facilità rigirando lo
stesso attacco contro il nemico. [ CAP 103 ]
Il Cavaliere si fa allora largo attraverso l’esercito
di creature demoniache che si para davanti a
lui, prendendo con se’ Gatsu e Caska e
portandoli sul suo cavallo fuori dal piano astrale,
nonostante un accenno di opposizione da parte
di Phemt. Una volta fuori, il Cavaliere incontra
immediatamente Rickert, a cui affida i due soldati
gravemente feriti e privi di coscienza, affinche’
li medichi con la polvere di elfo che porta
con se’. Zodd, che era rimasto nei paraggi
in seguito allo scontro con il Cavaliere del
Teschio ( scontro in cui e’ stato lo stesso
Cavaliere a primeggiare ), rimane sconvolto
nel vedere che quei due esseri umani sono sopravvissuti
all’eclisse, e decide di posticipare il
duello contro il suo nemico in nome di tale
straordinario evento. Il Cavaliere del Teschio
prende allora con se’ Gatsu, Caska e Rickert,
e li porta lontano sul suo cavallo. [ CAP 104
] Passano quattro giorni prima che Gatsu riprenda
conoscenza. Al risveglio, il guerriero nero
si ritrova accanto Rickert ed Erika, entrambi
molto preoccupati per lui, nella miniera vicino
casa di Godor. E’ stato il Cavaliere del
Teschio a portare li’ i due sopravvissuti,
esplicitando a Rickert che nessuno di loro avrebbe
dovuto lasciare la miniera stessa per nessun
motivo. Immediatamente Gatsu chiede dove si
trovi Caska e va da lei: la donna ha perso la
ragione, non riconosce piu’ le persone
accanto a se’ e pare fidarsi solo di Erika.
Gatsu e’ sconvolto. Distrutto, corre fuori
dalla miniera. [ CAP 105 ] Gatsu si lancia in
una corsa a perdifiato, abbandonandosi ai pensieri
e ai ricordi, rivivendo i momenti passati con
i suoi compagni, i suoi amici. Quelle persone
hanno smesso di esistere, tutto cio’ che
gli rimane e’ la donna che ama, ormai
incapace di riconoscerlo. Improvvisamente Gatsu
avverte un dolore dietro il collo: il marchio
ha cominciato a sanguinargli. Un istante dopo
decine di piccoli e mostruosi esseri si avvicinano
a lui, reclamandolo in quanto sacrificato. Arriva
dal nulla il Cavaliere del Teschio a dargli
spiegazioni: d’ora in avanti questo sara’
il mondo di Gatsu, questo il prezzo per portare
quel marchio. [ CAP 106 ] Il Cavaliere gli spiega
che il marchio richiama il male, gli spiriti
dei morti che, ancora legati alla vita, cercano
carne e sangue di cui nutrirsi. Tali spiriti
assaltano Gatsu, cercando di impossessarsi del
suo corpo, ma il Cavaliere del Teschio lancia
al guerriero nero la propria spada, grazie alla
quale inizia il massacro: la furia, la rabbia
e l’amarezza di Gatsu si abbattono sui
suoi nemici. Ad un tratto, gli esseri delle
tenebre si ritirano; il Cavaliere spiega a Gatsu
che si stanno dirigendo verso un’altra
vittima: si tratta evidentemente di Caska. Senza
perdere tempo in chiacchiere il guerriero nero
salta sul cavallo del suo salvatore, e insieme
si dirigono verso la donna.
VOLUME 14
[ CAP 107 ] Caska si trova
circondata dagli spiriti, che pero’
stranamente non la attaccano. Gatsu si precipita
da lei, che appare sofferente, si aggrappa
piangendo all’uomo. Inaspettatamente
partorisce una creatura a meta’ fra
un mostro ed un embrione umano. Il Cavaliere
del Teschio spiega che la donna era incinta
al momento in cui ha subito lo stupro di Phemt,
e che per questo motivo il figlio da pochissimo
concepito (da lei e Gatsu) non ha avuto tempo
di svilupparsi, ed e’ stato consegnato
al male. Istintivamente Gatsu cerca di uccidere
la creatura, ma Caska la protegge impedendoglielo.
Pochi istanti dopo sorge il sole, facendo
sparire tutte le creature del male, fra cui
anche il piccolo embrione. Il Cavaliere del
Teschio si dilegua annunciando a Gatsu che
sicuramente quell’essere si sarebbe
manifestato ancora. [ CAP 108 ] I giorni passano.
Una mattina Erika conduce Rickert all’interno
dell’armeria del padre, tenuta sempre
chiusa. Qui il ragazzo scopre una quantità
incredibile di armi, molte delle quali solleticano
il suo ingegno. Fra i vari strumenti di guerra
vede anche l’ammazzadraghi, una spada
alta circa 2,20 metri, evidentemente pesantissima
ed inutilizzabile. I rapporti fra Gatsu e
Caska intanto non migliorano, per quanto le
condizioni della donna siano leggermente migliorate.
Il giorno dopo abbiamo la nascita del guerriero
nero quasi come lo conoscevamo: un lungo e
pesante mantello, corazza, coltelli da lancio,
tutto in nero. Rickert gli dona un braccio
meccanico opportunamente modificato sulla
base di una creazione di Godor trovata in
armeria. Infine Godor regala una nuova, ottima
spada appena forgiata. Subito dopo, qualcuno
bussa alla porta, ed il marchio comincia a
sanguinare: e’ un cliente di Gatsu.
[ CAP 109 ] Un’orribile creatura demoniaca
si presenta alla porta, e Gatsu non ci pensa
su due volte prima di lanciarsi all’attacco.
Ma dopo qualche colpo la nuova spada, che
non era stata realizzata per essere usata
contro creature simili, si spezza. Seguendo
le istruzioni di Rickert, il guerriero nero
si difende utilizzando il braccio meccanico
ed il cannone al suo interno, ferendo gravemente
il mostro. L’attenzione di Gatsu viene
catturata da qualcosa che si staglia imponente
dentro l’armeria. Il guerriero ha adesso
la sua arma, l’ammazzadraghi e’
nelle sue mani, e dilania con un fendente
il demone gia’ indebolito. Ora e’
tempo di partire, nonostante la richiesta
di Rickert di rimanere per occuparsi di Caska.
Comincia il suo viaggio, il flashback e’
finito. [
Gli episodi da adesso in avanti sono successivi
alla morte del Conte, entriamo nella seconda
serie del manga. ]
[ CAP 110 ] Sono passati 2 anni da allora.
Una notte, ai piedi di un grande albero, un
gruppo di banditi si scalda accanto al fuoco,
maltrattando una bambina appena rapita che
contano di rivendere come schiava. Uno dei
briganti comincia a raccontare una storia
su quell’albero: pare infatti che in
passato esso venisse utilizzato per compiere
dei riti sacrificali al male. Jill, la bimba
rapita, e’ in pericolo: uno dei banditi
cerca infatti di ucciderla. Ma improvvisamente,
a causa di un fulmine nella notte, ecco delinearsi
la sagoma di Gatsu, che stava cercando di
riposare nei pressi. Il guerriero nero interviene
salvando la ragazza, mentre accade qualcosa
di strano: sconvolgendo sia Jill che i banditi,
l’albero assume le sembianze di un enorme
mostro. [ CAP 111 ] Mentre il gruppo di briganti
fugge, Gatsu ovviamente comincia a sfogare
la sua collera e la sua brutalità sulle
creature oscure che vanno man mano manifestandosi,
salvando piu’ volte Jill. Una volta
uccisi i nemici, la bambina appare pero’
curiosamente terrorizzata alla vista di Pak.
I fuggitivi intanto, si imbattono in una fitta
nebbia, e trovano ad accoglierli Lucine, l’apostolo
dalla forma simile ad un elfo femmina che
2 anni prima massacrò parte della Squadra
dei Falchi insieme al Conte, lasciando il
vita solo Rickert. [ CAP 112 ] Jill conduce
il suo salvatore al proprio paese. Una volta
giunta a casa, viene sgridata e picchiata
dal padre Zebec, un ex-soldato invalido ormai
alcolizzato. A nulla valgono i tentativi della
madre di proteggerla. Ad un tratto Pak interviene
colpendo l’uomo. Subito dopo e’
il caos: tutto il villaggio appare sconvolto
alla vista del piccolo elfo, ed i cittadini
circondano Gatsu intimandogli di consegnarglielo.
Parte una rissa, ma il guerriero nero, senza
ferire nessuno, riesce a fuggire e nascondersi
in un vecchio mulino abbandonato poco distante,
sotto consiglio di Jill. L’indomani
mattina, la ragazza va a trovare il suo salvatore.
[ CAP 113 ] Jill racconta a Gatsu della valle
della nebbia e degli elfi che la popolano.
Essi sono responsabili di aver piu’
volte distrutto il raccolto del villaggio,
ma c’e’ dell’altro: nelle
loro incursioni, oltre a saccheggiare, tale
elfi attaccano gli animali e gli esseri umani,
uccidendoli. I bambini vengono invece rapiti
e portati chissa’ dove. Pochi istanti
dopo che la ragazza finisce di raccontare,
uno sciame di elfi attacca il villaggio. Il
guerriero nero si rende immediatamente conto
della natura demoniaca di quegli esseri, ed
interviene salvando un bambino. [ CAP 114
] Usando il bimbo come esca, Gatsu riesce
a radunare in un granaio tutti i piccoli elfi,
che appaiono evidentemente diversi da Pak.
Con l’uso combinato del cannone nel
braccio e della polvere da sparo sparsa nell’aria,
il guerriero nero incenerisce i nemici senza
lasciarne nessuno in vita. Appare allora Lucine,
a pochi metri dal guerriero marchiato.
VOLUME 15
[ CAP 115
] L’apostolo rivolge qualche parola a
Gatsu, prima di lanciarsi all’attacco
volando come un proiettile. Il guerriero nero
si rende immediatamente conto della potenza
della sua avversaria e, seppur ferendosi, riesce
in qualche modo a deviare l’attacco. Intanto,
dalle parole dei piccoli elfi servi di Lucine,
viene fuori un’inquietante evidenza: non
si tratta di elfi, bensi’ di bambini.
Cio’ e’ lampante dal modo in cui
parlano, dall’apostrofare Gatsu come un
“adulto”, dal loro ostentare opposizione
verso il mondo “dei grandi”. E mentre
l’apostolo sta per lanciarsi nuovamente
contro il guerriero nero, Jill si mette in mezzo,
chiamando Lucine per nome. E’ evidente
che il passato legava in qualche modo le 2 bambine.
Lucine sparisce lontano portando con se’
i suoi piccoli, grotteschi servitori. Intanto,
le fiamme del granaio cominciano a spegnersi:
quelli che prima apparivano come elfi, si dimostrano
adesso cadaveri carbonizzati di bambini. [ CAP
116 ] Gli abitanti cercano allora di rivoltarsi
contro Gatsu, che si vede costretto a prendere
Jill in ostaggio minacciando di ucciderla. Con
questo espediente riesce ad allontanarsi sufficientemente
dal villaggio, e lascia ovviamente libera la
ragazzina. Il guerriero nero e’ ferito
e innervosito, ed il suo cinismo lo porta a
litigare con Pak: Gatsu procede da solo verso
Lucine. Di notte, dopo aver perso molto sangue,
viene attaccato da creature oscure dalla forma
di bambini. [ CAP 117 ] Comincia la furiosa
battaglia, in cui Gatsu si trova un po’
in difficoltà per via delle ferite riportate
in seguito al combattimento con Lucine. Jill
e Pak intanto, che dopo essersi incontrati per
caso si erano messi sulle tracce del guerriero
nero, lo raggiungono ed assistono al macabro
spettacolo che si sta consumando. Al fine di
proteggere Jill da un improvviso attacco degli
esseri delle tenebre, Gatsu la afferra e trascina
con se’ lanciandosi da un dirupo, facendole
da scudo. Le ferite riportate in seguito alla
caduta sono abbastanza serie, ma la polvere
d’elfo di Pak si rivela un ottimo rimedio.
Jill, una volta ripresi i sensi, racconta a
Gatsu la leggenda di Pirkaf, una favola per
bambini che Lucine, quando ancora era umana,
amava ascoltare: ella diceva di essere uguale
a Pirkaf. [ CAP 118 ] Lucine era una bimba di
qualche anno piu’ grande di Jill, nonche’
la sua migliore amica, estremamente vitale ma
dalla difficile situazione familiare, con il
padre che picchiava continuamente sia lei che
la madre. Una notte, in seguito all’ennesima
violenza del padre, fuggi’ via di casa
andando verso il bosco, portando con se’
solo il bejelit, che anni prima aveva trovato
per caso in riva al fiume. Pochi giorni dopo
sparirono anche i genitori, evidentemente sacrificati
al male. Gatsu si incammina nuovamente da solo
per raggiungere l’apostolo ma, pochi minuti
dopo, la stessa Lucine fa la sua comparsa incontrando
Jill, senza evidentemente volerle fare del male.
Pare sia ancora molto legata a lei. [ CAP 119
] Mentre l’apostolo comincia a dialogare
con Jill, chiedendole tra l’altro di andare
con lei nella valle della nebbia ( la sua dimora
) Gatsu, attraverso il proprio marchio, capisce
che Lucine e’ vicina e torna di corsa
sui suoi passi. La grande elfa comincia ad alzarsi
in volo portando con se’ la vecchia amica,
quando all’improvviso il guerriero nero
sbuca dalla vegetazione spiccando un grande
salto e ferendo Lucine ad un’ala con la
sua ammazzadraghi. L’apostolo vorrebbe
rispondere, ma vedendo Jill terrorizzata decide
di volare via con lei. [ CAP 120 ] Gatsu comincia
ad addentrarsi nella Valle della Nebbia. Incontra
ad accoglierlo il gruppo di banditi che avevano
precedentemente rapito Jill, questa volta trasformati
in mostri grazie all’evidente intervento
di Lucine. La battaglia si fa da subito impegnativa
per il guerriero nero, potendo i suoi avversari
contare su attacchi combinati e letali. Ma dopo
qualche rischio reale, Gatsu riesce comunque
ad avere la meglio sui nemici, ma non e’
finita: altri servi di Lucine si parano davanti
a lui. [ CAP 121 ] Il guerriero nero continua
quindi la sua lunga e logorante battaglia. Pak
intanto, volando piu’ o meno a caso, si
ritrova nella valle della nebbia, e decide di
inoltrarvisi alla ricerca del suo compagno e
di Jill. [ CAP 122 ] Mentre al villaggio di
Jill il curato celebra una messa per i bambini
deceduti, alcuni cittadini si occupano di seppellirli
in una fossa comune, tra lo sgomento generale.
Giunge poco dopo al paese l’intero Ordine
della Sacra Catena, guidato da Farnese. La giovane
donna interroga il curato circa il guerriero
nero, spiegando di essere li’ sotto richiesta
della santa sede proprio per accertarsi dell’identita’
di tale misterioso guerriero. Si ritiene infatti
possibile che egli abbia in qualche modo a che
fare con le forze del male, tesi avvalorata
dal fatto che ovunque metta piede avviene sempre
qualcosa di terribile, come manifestazioni delle
forze del male, o stragi di uomini. Dopo aver
preso le necessarie informazioni, Farnese guida
i suoi soldati verso la valle della nebbia,
sulle tracce del nemico. Gatsu intanto finisce
di sterminare i propri avversari, nonostante
il combattimento prolungato lo abbia provato
molto nel corpo, ferito e sfiancato. [ CAP 123
] Profondamente provato dai combattimenti, il
guerriero nero e’ consapevole del fatto
che se perdesse ancora altro sangue rischierebbe
probabilmente di morire. Fa allora affidamento
sulla polvere d’elfo che Pak ha involontariamente
lasciato in giro sulla sua corazza, medicandosi
alla meno peggio. Nel frattempo il piccolo elfo
si e’ addentrato nella valle della nebbia.
Il posto appare in realta’ tutto fuorche’
il covo di mostri, calmo placido e con gli alberi
in fiore. Scorge degli elfi servi di Lucine
e, seguendoli, raggiunge la tana dell’apostolo,
dove si trova anche Jill. [ CAP 124 ] Lucine
cerca di convincere l’amica a divenire
anche lei un elfo, abbandonando per sempre il
suo villaggio. La lascia sola al fine di darle
un po’ di tempo per pensare. Jill e’
confusa, ma molto tentata. Arriva allora Pak,
che la cerca di dissuadere facendole comprendere
la reale natura di quegli esseri. Poco distante,
gli elfi servi di Lucine sembrano giocare alla
guerra, sotto gli occhi di Jill e Pak spettatori.
Ma in effetti quei mostri si stanno realmente
uccidendo in maniera selvaggia, giocando di
fatti a massacrarsi. Jill, sconvolta, fugge
di corsa insieme a Pak. [ CAP 125 ] Percorse
molte centinaia di metri, i 2 fuggitivi si fermano,
rendendosi conto di essere finiti nel luogo
in cui avviene la “nascita” degli
elfi. Oggetti simili a grosse uova dalla consistenza
molto molle pendono dal soffitto, con all’interno
quelli che prima dovevano essere i bambini del
villaggio. Giunge allora Lucine con i suoi servi,
e stringe Jill usando i suoi poteri per addormentarla
e renderla un elfo come lei. Ma all’improvviso
accade qualcosa: l’apostolo si accorge
che i bozzoli stanno bruciando. Il guerriero
nero e’ arrivato.
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