VOLUME 16
[ CAP 126 ] L’esercito di Farnese intanto
si sta addentrando nella valle della nebbia,
guidato da Zebec, il padre di Jill. Non manca
molto prima che possano finalmente mettere le
mani sul famigerato guerriero nero. Lucine intano,
manda manda immediatamente contro il suo nemico
i suoi piccoli servi, ma Gatsu, dopo aver attaccato
lo sciame con la sua ammazzadraghi, una volta
messo alle strette per via dello svantaggio
numerico uccide tutti gli elfi lanciandosi tra
le fiamme e bruciandoli vivi. [ CAP 127 ] Adesso
e’ il turno di Lucine. Furiosa, si lancia
volando come un missile verso il guerriero nero,
che pero’ riesce ad evitarla ed a rispondere
anche all’attacco. Fra i due e’
difficile capire chi sia il mostro, affrontandosi
entrambi con pari brutalità. L’apostolo
si rende conto della pericolosità della
situazione e modifica la sua forma, divenendo
tra l’altro molto piu’ grande e
potendo adesso contare su un lungo ed affilato
corno sulla testa. Riparte all’attacco.
[ CAP 128 ] Dopo un paio di velocissimi voli
che mettono in difficoltà Gatsu, il guerriero
nero riesce a mettere in pratica la strategia
che ritiene migliore per sconfiggere il mostro:
si fa infilzare in un braccio, che viene trapassato
dal corno dell’apostolo. Gatsu viene quindi
trascinato alto nel cielo dal suo nemico. Ma
all’improvviso ecco la sua risposta: armando
il cannone, spara all’addome di Lucine,
dilaniandolo. Fra urla di dolore, i due precipitano
al suolo. [ CAP 129 ] Una volta caduti a terra
ed essendo entrambi gravemente feriti, Gatsu
si nasconde. Jill intanto e’ nei guai,
circondata dalle fiamme che stanno inghiottendo
tutta la zona. Il guerriero nero decide di usarla
come esca e, nel momento in cui Lucine si precipita
dall’amica per cercare di trarla in salvo,
con estrema freddezza e brutalita’ sbuca
fuori dalle fiamme, passando Lucine da parte
a parte con la sua ammazzadraghi. L’apostolo,
ormai ferito a morte, vola via portando su di
se’ il suo nemico, lasciandolo infine
cadere da una grandissima altezza. [ CAP 130
] Il mostro cade rovinosamente al suolo, e viene
subito raggiunto da Jill e Pak, che sono consapevoli
della morte imminente dell’essere che
hanno davanti. Lucine racconta quindi a Jill
di quando fuggi’ per la valle della nebbia.
Attese li’ per giorni, ma non vide nessun
elfo. Si dovette alla fine rassegnare all’evidenza
che gli elfi non esistono, che sono solo storie
per bambini. I suoi genitori, dopo giorni di
ricerche, la trovarono: la madre mostro’
la sua gioia nel poterla riabbracciare, il padre
invece picchio’ violentemente sia lei
che la moglie. Una cosa simile non doveva poter
accadere nella valle della nebbia. Li sacrifico’.
[ CAP 131 ] Eppure adesso Lucine scopre di essersi
sbagliata: Pak e’ li’ accanto alla
sua amica, reale, vero. Questo e’ un mondo
in cui possono esistere anche gli elfi. Il guerriero
nero intanto si e’ rialzato e, furioso,
si lancia ancora contro l’apostolo per
darle il colpo di grazia. Jill pero’ le
fa scudo col suo corpo, portando Gatsu ad un
attimo di incertezza. Improvvisamente una freccia
lo colpisce al petto: e’ l’esercito
della Santa Catena. Il guerriero nero si mette
in fuga, inseguito dai suoi nemici. Lucine intanto
si alza in volo per l’ultima volta, per
morire pochi secondi dopo. [ CAP 132 ] Sia Jill
che l’esercito sono sulle tracce di Gatsu.
E’ la bambina a trovarlo per prima nascosto
nella nebbia. Gli chiede il permesso di seguirlo,
ma ottiene un rifiuto: il mondo del guerriero
nero e’ troppo tetro, pesante e terribile,
e fuggendo dai nostri problemi non possiamo
trovare la felicità che cerchiamo; questo
e’ cio’ che Gatsu cerca di trasmetterle.
Jill comprende e fa ritorno al villaggio, dove
ha modo di salutare anche Pak. [ CAP 133 ] Oltre
ad essere inseguito dall’esercito, il
guerriero nero e’ braccato anche da una
moltitudine di spiriti infernali che reclamano
la sua stessa vita in quanto sacrificato al
male. La situazione fisica di Gatsu e’
abbastanza grave: stremato per il lungo e difficile
combattimento, ha perso molto sangue, e dopo
qualche minuto di resistenza perde i sensi e
diventa una facile preda per gli spiriti. Interviene
allora provvidenzialmente Pak, che riesce in
qualche modo a combattere a mani nude (in realta’
usa una castagna a mo’ di mazza…)
contro tali esseri, di fatti salvando Gatsu
e facendogli riprendere i sensi. Ma non e’
finita: e’ arrivata Farnese con il suo
esercito. [ CAP 134 ] Il guerriero nero, totalmente
sfinito, e’ circondato; Farnese gli riferisce
che la stessa Santa Sede ha ordinato al suo
esercito di catturarlo, accusandolo di essere
il fantomatico “Falco delle Tenebre”,
l’araldo dell’avvento del male.
I soldati si lanciano all’attacco, e Gatsu
si difende come puo’, ormai senza forze.
In un ultimo sforzo riesce a brandire l’ammazzadraghi
causando molte vittime, e determinando l’entrata
in scena del vice-comandante Azan, nobile cavaliere
dall’alta morale, tecnicamente molto capace.
[ CAP 135 ] Gli attacchi di Azan sono possenti,
veloci e precisi. La condizione fisica di Gatsu
non gli permette di difendersi a dovere, ne’
ovviamente di contrattaccare in alcun modo,
potendo solo arretrare cercando di schivare
i colpi alla meno peggio. Decide allora di tentare
il tutto per tutto e, utilizzando tutte le energie
rimaste, con un balzo improvviso si fionda verso
Farnese, al fine di ucciderla e creare quindi
il caos nel suo esercito. Ma il provvidenziale
intervento di Serpico (abilissimo spadaccino
braccio destro di Farnese) non solo mette in
salvo la propria comandante, ma permette anche
la cattura del famigerato guerriero nero. [
CAP 136 ] Gatsu viene privato delle sue armi
e della sua armatura, messo in catene e portato
all’accampamento dell’esercito di
Farnese. Viene quindi condotto all’interno
della tenda della donna, dove e’ interrogato
dalla stessa. A dire il vero, la reazione di
Gatsu alle domande di Farnese e’ quanto
mai provocatoria, cosa che porta il capitano
dell’Ordine della Sacra Catena a perdere
i nervi e frustare il prigioniero con violenza.
L’intervento di Azan ferma la sua collera,
e Gatsu viene rinchiuso in una gabbia all’aperto
poco distante. Sta tramontando; non manca molto
prima che si manifestino i soliti spiriti.
VOLUME 17
|
[ CAP 137 ] Quasi nella parte di deus ex machina
interviene Pak, in possesso delle chiavi della
cella, e libera Gatsu. Il guerriero nero entra
allora silenziosamente nella tenda di Farnese,
la tramortisce con un colpo al collo e, dopo
aver recuperato i suoi armamenti, la usa come
ostaggio e fugge dal campo disperdendo i cavalli
dell’esercito, in modo da non essere seguito.
Ma Serpico e’ veloce, e riesce a recuperare
uno dei destrieri ed a lanciarsi all’inseguimento.
Farnese intanto riprende conoscenza, proprio
nel momento in cui la moltitudine di spiriti
infernali comincia a fare la sua comparsa nella
notte del guerriero nero. [ CAP 138 ] Comincia
la battaglia: il cavallo viene subito messo
fuori gioco, troppo stanco per continuare la
sua corsa. Gatsu mena fendenti in ogni direzione,
salvando tra l’altro Farnese (assolutamente
incredula per quanto sta accadendo davanti ai
suoi occhi) ripetute volte. [ CAP 139 ] La battaglia
continua mentre la donna, terrorizzata, non
sa come reagire di fronte a cio’ che sta
vedendo. Ad un tratto cerca di mettersi in fuga
per andare chissa’ dove, ed e’ il
nuovo provvidenziale intervento del guerriero
nero a salvarla. All’alba, finalmente,
gli spiriti svaniscono. Gatsu puo’ riprendere
fiato mentre tutte le certezze della fede di
Farnese sono crollate. [ CAP 140 ] Un ultimo
spirito infernale si impossessa allora del corpo
di Farnese, scatenando in lei numerosi dubbi,
toccando tutte le sue debolezze, le sue paure.
La ragazza, posseduta, va verso Gatsu e cerca
di farlo suo. Tutto cio’ dura pero’
pochi istanti: il sole scaccia presto quello
spirito solitario e Farnese ha un terribile
crollo nervoso, devastata nell’animo e
sconvolta per cio’ che ha visto durante
quella notte. Arriva allora Serpico che, dopo
aver scambiato appena un affondo con Gatsu (dimostrandosi
tra l’altro pari in abilità al
guerriero nero), porta via il proprio capitano
in lacrime. [ CAP 141 ] Quella notte, durante
il sonno, tutti gli uomini fecero un sogno simile.
Videro il male e la devastazione che ingoiavano
tutte le genti, le citta’. Infine, a stagliarsi
luminoso su quella oscurità, era un falco
di luce, loro salvatore. Tale animale rappresentava,
agli occhi di tutti, Grifis. Numerose epidemie
intanto si spargono per le Midlands, mentre
le condizioni del re, ormai molto anziano, lo
stanno portando alla morte. [ CAP 142 ] Il sovrano
e’ in agonia e in punto di morte, chiama
il nome della figlia Charlotte nel delirio,
mentre i nobili e i ministri li’ presenti
parlano della successione e della spartizione
dei poteri. Owen viene inviato a chiamare Charlotte,
che pero’ si rifiuta di andare ad incontrare
il padre, avendolo rinnegato in seguito alla
violenza subita 2 anni prima. Il re muore senza
poterla vedere, mentre un grosso esercito invasore
appare alle porte dell’impero. [ CAP 143
] Zodd si trova su un campo di battaglia, seduto
su una pila di cadaveri in seguito ad un ennesimo
massacro. In un momento di dormiveglia gli appare
un enorme falco bianco, evidentemente Grifis/Phemt,
che gli annuncia la sua prossima venuta. Gatsu
intanto si accampa insieme a Pak e i due riposano.
Ma improvvisamente ecco manifestarsi suo figlio,
l’essere maledetto, che lo mette in allarme
dicendogli che Caska e’ in pericolo. [
CAP 144 ] Preoccupato per la sorte della sua
amata, Gatsu si reca con Pak a casa di Godor.
Qui si ricongiunge quindi con il vecchio fabbro
(ormai molto anziano, e probabilmente prossimo
alla morte), Rickert ed Erika. Ed e’ proprio
dai due ragazzi che apprende che Caska e’
fuggita ormai da un mese. Rickert e’ spesso
andato a cercarla, ma senza fortuna. Sia Erika
che Godor biasimano il comportamento di Gatsu,
che in nome della vendetta ha deciso due anni
addietro di lasciare li’ Caska, l’unica
cosa che gli fosse rimasta, l’unica veramente
importante. [ CAP 145 ] La notte di Gatsu e’
molto lunga, e gli consente di riflettere sulle
sue azioni, sullo sbaglio di aver lasciato la
sua amata. Appare allora la Bestia, una sorta
di ombra dalla forma simile ad un lupo, incarnazione
della debolezza di Gatsu, dei suoi dubbi, delle
sue paure. E’ la parte nera del guerriero,
capace di farlo sprofondare nell’ossessione.
Ma adesso Gatsu ha compreso, decide che mai
piu’ si lascerà indietro cio’
che e’ veramente importante. [ CAP 146
] Il vecchio Godor, nonostante la stanchezza,
ha passato la notte a sistemare e migliorare
gli armamenti del guerriero nero, aiutato da
Rickert. Glieli consegnano l’indomani
mattina, al momento della partenza, quando Gatsu
si mette in viaggio verso il tempio di Sant’Albione,
dove a detta del Cavaliere del Teschio dovrebbe
trovarsi Caska. Intanto, un mese prima, a Farnese
era stato tolto l’incarico di inseguire
il guerriero nero, ed assegnato il compito di
scortare Lord Mozgus, un inquisitore noto in
tutto il modo per la sua crudeltà gratuita
nei confronti degli “eretici”. Il
carro di Mozgus, guidato dall’Ordine della
Sacra Catena, si fa strada per un sentiero tra
file di povera gente. [ CAP 147 ] Improvvisamente
il carro viene attaccato da numerose persone,
uomini che hanno visto sterminata la propria
famiglia ad opera dello stesso Mozgus. Ma l’attacco
viene sventato ad opera dei grotteschi carnefici
guardie del corpo di Mozgus, e gli assalitori
sono condannati al supplizio della ruota dopo
un processo sommario. Fra le persone nella fila
si trova anche Caska, che viene accudita da
Luka, una prostituta diretta a Sant’Albione.
VOLUME 18
Isidoro e’ un ragazzino molto scaltro,
che si guadagna da vivere rubando. Il villaggio
in cui si trova, viene improvvisamente attaccato
dai Kushan, in movimento nella loro invasione
delle Midlands. Il ragazzo sembra spacciato,
ma per sua fortuna Gatsu si ritrova per puro
caso a passare di li, cosa che lo porta a fare
piazza pulita dei Kushan stessi, salvando involontariamente
la vita a Isidoro. Il ragazzo, sconvolto dall’abilita’
in combattimento del suo salvatore, decide di
seguirlo.
Ai piedi della torre di Sant’Albione intanto,
la situazione fra gli abitanti accampati e’
disperata. Costretti nella massima poverta’,
nella sporcizia, affamati, malati e senza speranze
di miglioramento. Mozgus ha. dal canto suo,
un pugno di ferro nei confronti di tali individui:
sono moltissime le condanne per eresia, condanne
che quasi sempre partono da denuncie fasulle.
I veri eretici che risiedono negli accampamenti
intanto, si ribellano al potere della Chiesa
uccidendo e squartando preti e sacerdoti. Luka
e’ una prostituta che lavora fra gli accampati,
gestendo un gruppo di altre 4 ragazze, tutte
molto legate tra loro. Ha un rapporto particolare
con Jerom, un ufficiale dell’ordine della
Santa Catena, che pare avere intenzioni serie
nei suoi confronti. Luka ha preso con se’
anche Caska, trovata per caso tempo prima. Non
la costringe a fare lo stesso lavoro, e si limita
ad occuparsi di lei facendo tutto il possibile
per accudirla. Farnese intanto comincia a nutrire
seri dubbi in merito all’inquisizione,
ritenendo che i sistemi utilizzati siano del
tutto controproducenti. Ma le parole di incoraggiamento
del carismatico Mozgus sono sufficienti per
rianimare la ragazza. Quella notte intanto,
Nina (una delle prostitute del gruppo di Luka)
conduce Joaquin (un ragazzo innamorato di lei)
in una grotta misteriosa, dove si tengono riti
orgiastici e si venerano divinita’ proibite.
L’essere venerato e’ una sorta di
Capro, i partecipanti all’orgia vengono
drogati attraverso vapori o bevande. Joaquin
non si rende subito conto di quanto sta accadendo,
ma al momento della sua iniziazione, gli viene
richiesto di bere da una coppa. Il ragazzo comprende
che cio’ che sta bevendo e’ un liquido
all’interno del quale sono stati bolliti
bambini in tenera eta’, ed al suo interno
trova parti del loro corpo. Terrorizzato, si
da alla fuga. Gli eretici lo inseguono e lo
fanno cadere giu’ da un precipizio. Giunge
allora Luka, per portare via Nina da quel luogo,
seguita da Caska. Proprio Caska rischia di essere
violentata da un gruppo di eretici che la notano.
Improvvisamente, durante il tentativo di violenza,
imprecisate forze del male si impossessano dei
corpi di alcuni eretici, attratti dal marchio
sacrificale della ragazza. Tali mostruosita’
uccidono altri eretici nei paraggi rimasti umani,
e si lancerebbero su Caska, se non fosse per
l’intervento del figlio demone, che salva
la situazione manifestandosi. Il resto degli
eretici ha avuto modo di vedere tutta la scena:
Caska viene acclamata come strega.
Dopo una breve sosta, Gatsu e’ intenzionato
a riprendere la marcia per raggiungere la sua
amata. Isidoro continua a seguirlo. All’improvviso,
un gruppo di bikers (uomini condannati al supplizio
della ruota, divenuti servi del male) cerca
di ucciderlo attratto dal marchio. Gatsu riesce
a proteggere in qualche modo Isidoro ma, fuggendo
e continuando a difendersi dagli attacchi, si
separa dal bambino. Fa successivamente un incontro
con il Cavaliere del Teschio, che gli annuncia
l’imminenza di una nuova eclissi.
Farnese intanto si trova a condannare al rogo
numerose altre persone accusate di stregoneria.
Serpico sente la necessità di allontanarsi
dalle pire, evidentemente turbato. Viene raggiunto
da Jerom, che apre il dialogo. Serpico spiega
che sua madre fu arsa viva non molto tempo prima,
accusata anche lei di essere un’eretica.
Farnese intanto ricorda la sua infanzia, quando
da bambina la notte usciva fuori casa, e avvicinandosi
a quelle pire le alimentava lanciando della
legna, cercando di scacciare le ombre oscure
della notte e di farsi apprezzare dagli adulti
presenti alle condanne.