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of the Berserk: Gut's Rage
Nella gola di un canyon, un gruppo
di viaggiatori cercano di riparare la ruota
della propria carrozza. Mentre un uomo anziano
cerca di risolvere il problema, una giovane
ragazza gioca li’ accanto con un cane.
L’uomo chiede allora alla ragazza (Rita)
di aiutarlo. Rita chiede a sua volta aiuto ad
un misterioso passeggero all’interno della
carrozza, chiamato Job, che risponde semplicemente
borbottando.
Improvvisamente, tre banditi armati saltano
giu’ dalla cima del canyon. Si avvicinano
a Rita e la minacciano, mentre il vecchio uomo
scappa terrorizzato. Una donna vestita da monaco
si dirige verso il cane: si tratta di Caska.
Evidentemente non capisce in che situazione
pericolosa si stia trovando. I banditi le si
avvicinano, ma ad un tratto un pugnale lanciato
a grande velocita’ va a conficcarsi nella
mano di uno degli assalitori. Entra allora in
scena Gatsu, vestito completamente in nero e
portando con se’ la sua enorme spada.
I banditi lo attaccano stupidamente, si aggiungono
anche altri loro compagni, ma la battaglia ha
un esito scontato: Gatsu fa piazza pulita dei
propri avversari sgominandoli senza difficolta’.
La battaglia e’ finita. Gatsu aiuta Caska
a rialzarsi, ignorando la gratitudine espresso
da Rita e dal vecchio uomo. Il cagnolino incontrato
poco prima ha adesso in groppa un piccolo passeggero:
e’ Puck. L’elfo vola giu’
dal cane e comincia a lamentarsi con Gatsu del
fatto che abbia ignorato i ringraziamenti dei
viandanti. Rita, enormemente incuriosita alla
vista di Puck, gli chiede se e’ un insetto.
Offeso dalla domanda, Puck vola verso di lei
dicendole che e’ un elfo. Presenta allora
anche Gatsu e Caska, oltre ovviamente a se’
stesso. Rita si presenta a sua volta, e informa
Puck della propria occupazione: e’ una
giocoliera viaggiatrice, che deve esibirsi nella
citta’ vicina. Detto questo, i viandanti
si rimettono in viaggio per giungere alla citta’
e fare il loro lavoro.
Interessato, Puck implora Gatsu di andare a
vedere. Il guerriero nero accetta esasperato
dal piccolo elfo. Dopo essersi messi in marcia
alla volta della citta’, Gatsu mostra
un certo interesse nei confronti dell’uomo
misterioso che si trovava all’interno
del carro, finendo per domandarsi se il proprio
marchio sacrificale avesse cominciato a sanguinare
per causa sua o meno. Facendo finta di nulla,
si incammina seguendo Caska e Puck.
Gatsu, Caska e Puck varcano le porte della citta’.
Raggiungono infine la piazza principale dove
ha luogo l’esibizione, attirando occhiate
sospettose di molti cittadini. Rita e il suo
cane stanno dando sfoggio delle proprie abilita’
eseguendo movimenti acrobatici. Rita dimostra
la sua grandissima abilita’ nel lancio
dei coltelli e Job, che indossa una maschera,
da’ invece una prova di forza armeggiando
con una mazza. Ma perde improvvisamente l’equilibrio
e cade per terra; la maschera cade rivelando
una deformita’ sul suo torace. Gli spettatori
si spaventano ed iniziano a lapidarlo chiamandolo
Mandragoran. Rita cerca inutilmente di fermare
la folla impazzita. Poco dopo Job perde del
tutto il senno e si trasforma in un mostro,
iniziando a fare strage delle persone intorno
a se’. Si avvicina quindi a Caska, Gatsu
si mette in mezzo ed uccide Job, con qualche
difficolta’.
Rita e’ ovviamente adirata con Gatsu,
e gli lancia un coltello che l’uomo riesce
a bloccare senza problemi. “Non ho nessuna
pieta’ per i mostri” e’ tutto
cio’ che aggiunge. Una carrozza arriva
in piazza, dal suo interno escono un uomo dai
capelli rossi di nome Balzac ed un altro piu’
vecchio. Balzac si trova li’ per investigare
sul cadavere del mostro e, una volta scoperto
che Gatsu e’ il responsabile della sua
morte e che Caska non e’ sana di mente,
li invita a palazzo. Gatsu finisce per accettare,
dopo la promessa di Balzac di trovare una cura
per Caska. [Update 22/04/2007]
Una volta a palazzo, Balzac mostra a Gatsu il
proprio laboratorio, lasciando Caska nelle mani
di Puck. Girando per il castello, Caska nota
il ritratto di una misteriosa donna molto affascinante.
Intanto nel laboratorio Balzac racconta a Gatsu
dell’infezione della Mandragora e gli
spiega che sta attualmente cercando una cura
per questo terribile male. Continua spiegandogli
di aver bisogno del cuore di un Grande Albero
per poter realizzare il vaccino. A quanto pare,
tale Albero si trova in un villaggio ai margini
di quelle terre. Balzac mostra allora a Gatsu
le celle in cui vengono tenuti gli affetti da
Mandragora (chiamati Mandragoriani) in isolamento
per garantire l’ordine in citta’.
Rita viene salvata al castello da alcuni abitanti
del villaggio che improvvisamente si lanciano
all’attacco. Balzac ed il vecchio uomo
vanno via di corsa per occuparsi di loro, lasciando
Gatsu da solo. Il guerriero nero segue il suono
di una voce e scopre un uomo nell’atto
di liberare alcuni prigionieri ed alcuni Mandragoriani.
Gatsu si muove attraverso il castello, facendo
piazza pulita di loro. Puck trova Gatsu e gli
dice che Caska e’ stata rapita.
I due trovano il cane di Rita nel villaggio,
Puck ritiene che possa essere in grado di ritrovare
Caska con l’odorato. Gatsu ovviamente
non si fa pregare, ed inizia a seguire il cane
facendo strage dei soldati provenienti dal castello
che si ritrova davanti, mobilitati a causa della
sommossa da poco scoppiata. Giunge presto ad
un passaggio sorvegliato da tre uomini. Il trio
lo attacca, ma viene fermato dall’uomo
che aveva condotto l’attacco contro il
castello. Arriva allora anche Rita, incolpando
Gatsu per il rapimento di Caska. Dunteth, il
leader della ribellione contro Balzac, conduce
Gatsu, Puck e Rita giu’ per una rampa
di scale, raccontandogli la storia delle rovine
in cui si trovano in quel momento. Giungono
infine in una stanza dove dei morti escono fuori
dal pavimento, giusto in tempo per essere massacrati
dalla spada di Gatsu.
Dunteth mostra infine Caska a Gatsu. Gatsu convince
Dunteth a condurlo al villaggio in cui si trova
il Grande Albero. Puck rassicura Gatsu dicendogli
che la stanza in cui si trovano e’ protetta
contro gli spiriti maligni dalla presenza degli
elfi. Il guerriero nero si mette quindi in viaggio
verso il villaggio insieme ad un gruppo di ribelli.
Durante il tragitto vengono attaccati da animali
posseduti dalla Mandragora. Gatsu si trova ovviamente
in prima linea per sgominare rapidamente i nemici.
Agli attacchi degli animali si aggiungono anche
quelli dei soldati inviati sulle loro tracce.
Alla fine il gruppo raggiunge il villaggio dei
Mandragoriani. Gli infetti camminano per le
strade tranquillamente. Gatsu fa strada, mentre
Dunteth ed altri due uomini lo seguono. Uno
di loro nota la pianta della Mandragora e, stupidamente,
la strappa via. Si ode un grido assordante,
i due soldati muoiono e gli abitanti del villaggio
infetti mutano nella loro forma mostruosa. Uno
di essi uccide Dunteth con un tentacolo. Gatsu
sfodera la spada finendo per massacrare quasi
l’intero villaggio. [Update 06/05/2007]
Una gentile voce femminile lo chiama, chiedendogli
di fermarsi. La donna sistema la pianta strappata
via ed i mostri si calmano all’istante.
Improvvisamente Rita chiama Gatsu e lo informa
del pericolo in cui si trova Caska. Gatsu insegue
allora la suora, Eriza, che gli parla di Niko:
“Nel villaggio c’era un ragazzo
chiamato Niko. Era un ragazzo semplice, a volte
dava fastidio durante i raccolti… ma aveva
un buon cuore; gentile. Non avrebbe mai fatto
male a nessuno, non lo fece nemmeno quando gli
abitanti del villaggio lo molestarono, gli tirarono
pietre addosso, e lo bastonarono. Niko era felice
semplicemente per il fatto di essere al mondo.
Guardava meravigliato il sole nel cielo, e non
gli importava delle sue sfortune, sorrideva
sempre. Ma… un giorno d’inverno,
Niko stava per morire di fame. I raccolti erano
andati male quell’anno; nessuno gli avrebbe
dato da mangiare. Con le sue ultime forze, Niko
riusci’ a trascinarsi fino in chiesa.
Ma io non me ne accorsi; il rumore del portone
che si apriva fu soffocato dal suono della campana
del nuovo anno… Quando lo trovai, era…”
Nella fredda mano di Niko, si trovava un behelit
verde.
“Non aveva mai fatto nulla di male, era
solo un po’ diverso dagli altri. Perche’
e’ stato trattato cosi’ crudelmente,
cosi’ duramente? Perche’ e’
dovuto morire? Era il ragazzo piu’ puro
e dolce che si sarebbe mai potuto incontrare…”
La donna chiede quindi a Gatsu di lasciare il
villaggio, e gli confessa che vorrebbe essere
una Mandragoriana per poter essere felice. Gatsu
replica con rabbia, disarmandola; la donna corre
alla chiesa del villaggio.
Puck vola fino ad un oscuro castello, dove trova
Caska chiusa in una cella. La donna comincia
immediatamente a giocare con l’elfo. Poco
dopo, alcuni spettri escono fuori dal pavimento,
per reclamare Caska, il sacrificio. Puck la
difende in qualche modo. Improvvisamente, un
gelo di terrore corre per la schiena di Puck,
ed un grande essere alato vola nel cielo notturno
poco distante. L’elfo capisce che si tratta
di Zodd, e si chiede cosa stia facendo in quel
luogo. Il tetto della cella crolla, gli occhi
rossi insanguinati di Zodd risplendono crudeli.
Il mostro era stato spinto li’ dal marchio
sacrificale, convinto che si trattasse di Gatsu,
sperando di potersi scontrare nuovamente con
lui. Ma notando che la persona li’ presente
e’ Caska, vola via alla ricerca del suo
nemico. Puck conduce Caska fuori dalla porta
della cella, che si e’ aperta in seguito
al crollo del tetto e la guida verso l’esterno.
I due si imbattono in un passaggio segreto,
e giungono in una stanza riccamente decorata,
dove si trova la donna ritratta nel palazzo
di Balzac. Anche questa donna sembra avere dei
problemi mentali simili a quelli di Caska, e
le due si mettono a giocare innocentemente.
Gatsu e Rita seguono Eriza dentro la chiesa,
e poi all’interno di un passaggio segreto
nascosto sotto un altare. Gatsu combatte nel
mini-labirinto che si dirama sotto la chiesa.
Il guerriero nero pero’, trova improvvisamente
Eriza, o quel che resta di lei, incollata ad
una grande creatura dalla forma simile ad una
pianta, con alla testa il corpo deformato di
Niko; si tratta del Grande Albero che Gatsu
e Dunteth stavano cercando. Eriza cerca inutilmente
di impedire a Gatsu di attaccarlo. Il guerriero
nero la sposta ed abbatte la creatura. Eriza
afferra Niko e corre all’esterno, con
Gatsu che li segue con passo rapido. All’esterno
della chiesa si sono intanto radunati parecchi
soldati provenienti dal castello, con alcuni
cadaveri degli abitanti del villaggio ai loro
piedi. Il paese e’ stato dato alle fiamme,
e l’anziano aiutante di Balzac (a capo
dello squadrone di soldati) ordina a Eriza di
consegnargli il “Cuore” dell’albero.
Rassegnata, Eriza si lancia fra le fiamme insieme
a Niko (il Cuore). Un ciondolo cade sul pavimento
accanto a Rita; e’ il behelit, Rita lo
raccoglie.
Zodd atterra allora pesantemente dai cieli,
schiantandosi su un soldato. Il mostro si gira
verso Gatsu, tutti gli altri soldati si danno
alla fuga.
Gatsu e’ stupito alla vista del mostro.
Zodd ringhia “Pare che io sia un po’
in ritardo. Volevo sfidarti da solo, miserabile
guerriero nero, ma non ho bisogno che gli Dei
divengano umani per sconfiggerti…”
Gatsu: “Grifis! Ha intenzione di mettere
in piedi un esercito di mostri?”
Zodd: “Magari piu’ avanti, ma che
fortuna incontrarti qui adesso. E’ il
momento di fare i conti? Ti insegnero’
cos’e’ il vero dolore!!!” [Update 20/05/2007]
La battaglia e’ molto aspra,
difficile per entrambi. Gatsu si esprime al
meglio delle proprie capacita’ ed infine
riesce ad avere la meglio sul potente Zodd.
Zodd: “Sei diventato piu’ forte,
tu che sei marchiato. Davvero notevole!”
Gatsu: “Cosa ti sta fermando? Sono ancora
vivo!!”
Zodd: “Ha! Per oggi e’ sufficiente.
Abbiamo entrambi altre cose di cui occuparci.
Prima che io e te potremo assaporare la dolce
carne della morte, dovremo rimuovere le piccole
ossa che risiedono profonde dentro di noi. Faresti
meglio ad affrettarti, la ragazza marchiata
e’ in pericolo.”
Gatsu: “No… Caska.”
Zodd vola via e le persone diventano nuovamente
normali. Spaventate e arrabbiate per il massacro
che vedono davanti ai loro occhi, incolpano
Gatsu e cominciano a lanciargli sassi addosso.
Il Guerriero Nero se ne va senza dire una parola,
diretto al palazzo di Balzac. Giunto in citta’,
Puck gli racconta dei recenti avvenimenti e
lo mette al corrente del pericolo in cui si
trova Caska. Gatsu si fa strada attraverso la
citta’, giungendo infine al castello.
All’interno trovano la strana ragazza
che avevano incontrato precedente. Decidono
di portarla con loro. Gatsu combatte con le
decine di guardie del castello, uccidendo anche
il vecchio braccio destro di Balzac. Sfondando
un’imponente porta di legno, giungono
alla sala del trono di Balzac. Gatsu gli chiede
dove si trovi Caska; Balzac lo ignora ed inizia
a raccontare del proprio triste passato. Scopriamo
cosi’ che la strana ragazza e’ in
realta’ la moglie di Balzac. Racconta
che la “cura” che stava cercando
di ottenere dalla Mandragora aveva alla fine
cambiato profondamente la donna, cancellando
i suoi ricordi e dandole un’eterna giovinezza.
Balzac si lascia possedere da una spirale di
rabbia, finendo per trasformarsi in qualcosa
che non e’ piu’ umana. Combatte
contro Gatsu con due enormi alabarde.
La forza bruta di Gatsu gli permette infine
di avere la meglio sul nemico, che si accascia
a terra in una pozza di sangue. Puck mostra
a Gatsu la strada per raggiungere Caska. Rita
li segue, facendo accidentalmente cadere il
behelit che aveva preso dalla suora. Improvvisamente,
enormi radici simili a tentacoli si scatenano
sfondando le pareti, il pavimento e il tetto.
Inseguono Gatsu che cerca di evitarle allontanandosi,
finendo per ritrovarsi in una stanza immensa.
Qui un Mandragoriano gigantesco, con la faccia
di un bambino e il corpo di una pianta, scende
giu’ dal tetto. Gatsu riesce a distinguere
Caska all’interno della testa del mostro,
e decide di combatterlo.
Dopo la battaglia, il corpo ormai morto del
mostro finisce senza vita sul pavimento, sputando
fuori Caska. Gatsu le corre incontro e l’abbraccia:
Gatsu: “Caska… Caska, resisti, ti
prego.”
Caska: “Gatsu…?”
Gatsu: “Caska? Tu… mi riconosci…”
Caska: “Gatsu, mio amato, ho fatto un
sogno orribile…”
Gatsu: “Caska…”
Ma il recupero di Caska delle proprie capacita’
mentali ha vita breve. Ritorna quindi al suo
stato infantile, e Gatsu non puo’ fare
altro che stringerla piu’ forte. La ragazza
era tornata alla normalita’ solo perche’
posseduta dalla Mandragora. Improvvisamente,
Gatsu e’ avvolto da un grandissimo dolore,
il marchio comincia a sanguinargli copiosamente.
Nella sala del trono, la vita di Balzac sta
per esaurirsi. Ai piedi di sua moglie, il suo
sangue scorre fino a raggiungere il behelit,
richiamando la Mano di Dio. Quando Gatsu apre
la stanza riconosce Balzac trasformato in apostolo;
comprende che l’uomo ha sacrificato la
moglie Annette per scampare alla morte. Gatsu
corre verso di lui, pronto allo scontro finale.
Nemmeno i nuovi poteri di Balzac sono sufficienti
per fermare la furia omicida che si e’
ormai scatenata in Gatsu: e’ un massacro.
Poco dopo la morte di Balzac, foglie di Mandragora
cominciano a scendere lentamente dal cielo,
mentre sorge un nuovo mattino. La citta’
e’ stata profondamente danneggiata dagli
incendi. Gatsu, Caska, Puck e Rita camminano
insieme per le strade. Gatsu abbraccia Caska
fermamente. C’e’ concitazione nella
piazza principale. Sono nuovamente gli abitanti,
che accusano una persona di essere un Mandragoriano,
lanciandogli sassi, maltrattandolo, ignorando
i suoi pianti ed i suoi lamenti. Ma il gruppo
continua la propria marcia verso l’esterno
della citta’, solo Rita si sofferma a
guardare per qualche istante cio’ che
sta accadendo, prima di affrettarsi di nuovo
verso gli altri. Si fermano proprio all’uscita
della citta’. A questo punto Gatsu e Caska,
seguiti piu’ indietro da Puck, si separano
da Rita, che alza lo sguardo verso il cielo
mentre i suoi amici si incamminano per la loro
strada. Dentro di se’ li ringrazia.
Le rovine della stanza del trono di Balzac riposano
silenziose. Improvvisamente, si sente il verso
di un cavallo: e’ il Cavaliere del Teschio.
Smonta da cavallo e cammina fino a raggiungere
un behelit blu. Lo raccoglie e lo ingoia. Ritorna
a cavallo e salta fuori dal balcone della stanza
del trono…
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