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Si tratta di un nobile a capo di un grosso
paese, che da sempre regna ponendo grandissima
importanza nella caccia agli eretici. In effetti
questo e’ cio’ di cui si occupava
quando era ancora un essere umano. Era un
signore dedito alla protezione e alla salvaguardia
del proprio paese, che dedicava gran parte
del proprio tempo alla causa contro gli eretici
appunto. Cio’ lo portava ad essere di
fatti poco presente fra le mura domestiche,
con la conseguenza che trascurava la figlioletta
ed in particolare la giovane, bella moglie.
Un giorno, volendo scaldare il corpo e il
cuore e prendere una pausa da quelle continue
repressioni, il conte fece ritorno al castello,
per rivedere le sue amate. Una volta dentro,
cio’ che vide fu qualcosa di raccapricciante:
l’eresia aveva raggiunto anche il castello.
Decine di uomini e donne, evidentemente in
stato estatico, ammassati in una stanza, in
un’orgia e nella venerazione di un idolo
dalla testa caprina. E fra le donne, quella
che piu’ di tutte appariva coinvolta
nel rito era proprio la moglie. Il conte perse
totalmente il controllo, cominciando ad uccidere
chiunque si trovasse davanti a lui. E appena
si rese conto, intorno a se’ giacevano
decine di corpi dilaniati. L’unica ancora
viva era la moglie che, seppur spaventata,
lo sfidava a colpirla. Il conte non ne fu
capace, poiche’ nonostante tutto quel
dolore la amava ancora profondamente. Disperato
perche’ consapevole di averla persa
ed avvilito perche’ lei stessa aveva
aderito a cio’ che egli aveva sempre
combattuto, il conte invocò la Mano
di Dio attraverso bejelit. Desiderò
fuggire da quel dolore soffocante, chiese
ai 4 ( Phemt non era ancora fra di essi )
di porre fine a quel male. Gli arcidemoni
gli offrirono un corpo immortale in cambio
della moglie, il conte accetto’. Qui
vediamo il motivo della particolare forma
che assume da apostolo, quasi un incrocio
fra una lumaca senza guscio e un verme, come
a simboleggiare il suo essere viscido, codardo,
debole e insignificante, incapace di uccidere
la donna con le sue mani, ed altrettanto incapace
di sopportare il male; tanto meschino da accettare
di perdere la cosa a lui piu’ cara,
piuttosto che continuare quell’agonia.
Tale episodio fu tenuto nascosto a tutti.
Da quel giorno il conte segregò la
figlioletta Teresia nella sua stanza, proibendole
ed impedendole di uscirne; la motivazione
che adduceva era il fatto che i tempi erano
troppo pericolosi perche’ lei rischiasse
di uscire. La verita’ era che il conte
avrebbe fatto di tutto purche’ la figlia
non venisse mai a sapere di quel terribile
passato, non desiderava di certo che Teresia
scoprisse qual era la reale natura del padre.
Il conte si lascio’ quindi possedere
dal male, finendo per torturare e divorare
esseri umani per puro divertimento. Vargas
( ex medico del castello ) racconta che egli
si divertiva a scarnificare uomini e donne
nella camera delle torture, usava amputarne
gli arti per poi divorarli davanti agli occhi
dei prigionieri.
Durante lo scontro con Gatsu pero’,
accade tutto cio’ che il conte temeva.
Si tratta di un combattimento molto impegnativo
per il guerriero nero, che arriva tra l’altro
a perdere i sensi in seguito ai numerosi e
possenti colpi incassati. Gli attacchi del
conte nella forma di apostolo vengono sferrati
essenzialmente attraverso la parte bassa del
suo corpo che puo’ muovere ( non molto
agilmente in realtà ) a mo’ di
grossa frusta.
Gatsu lo uccide usando prima Teresia come
scudo umano suscitando incertezza e paura
nell’avversario, poi colpendolo con
un colpo di cannone e decapitandolo con l’ammazzadraghi.
In seguito infierisce sulla testa con la propria
daga.
La Mano di Dio da’ quindi al conte un’ultima
possibilità: la sua sopravvivenza in
cambio di Teresia. Rifiuterà e verra’
infine condotto nel baratro dei dannati.
Clicca sulle immagini sottostanti per ingrandirle.
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Conte
in forma umana seduto sul trono. |
Primo
piano durante il periodo delle repressioni. |
Laterale
destro del conte in forma di apostolo. |
Laterale
sinistro in forma di apostolo. |
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Primo
piano del volto in forma di apostolo. |
Laterale
ravvicinato con dettaglio sulla bocca. |
Dettaglio
bocca. |
Frontale complessivo. |