Lucine fa la sua comparsa all’inizio
della seconda serie del manga ( era apparsa
per pochissime scene anche tempo prima, facendo
strage di una parte della Squadra dei Falchi
insieme al Conte, ai tempi della liberazione
di Grifis ), precedendo i Capitoli della Condanna.
Si tratta di un apostolo che ricorda esteticamente
un grande elfo, quindi capace di volare grazie
alle sue grandi ali. E’ lampante che
si tratti di una bambina. Durante la sua vita
da creatura mortale infatti, Lucine era una
bimba con una situazione in famiglia particolarmente
difficile e triste: il padre era in realta’
un uomo molto violento, che spesso ricorreva
alla violenza nei confronti della figlia e
della moglie. L’infernale infanzia di
Lucine e’ quindi stata caratterizzata
da quotidiane percosse e violenze, urla, contusioni
che giorno per giorno andavano a sommarsi
alle precedenti, un clima di paura continua,
senza soste. Ed era ovvio che la bambina non
volesse mai ritornare a casa, in quella dimora
che le arrecava cosi’ tante sofferenze.
Jill era la sua migliore amica, una bambina
poco piu’ piccola, anch’essa costretta
in una situazione a casa molto pesante per
ragioni piu’ o meno simili. Lucine preferiva
quindi passare piu’ tempo possibile
all’aperto e lontana da casa insieme
alla sua inseparabile amica, fantasticando
nella magia delle fiabe e delle leggende che
per un’anima che soffre divengono rifugio,
conforto nei giorni di paura. Una notte, in
seguito all’ennesima violenza subita,
Lucine decise di andare via di casa, e da
allora non si seppe piu’ nulla di lei.
In effetti essa, sfruttando un bejelit avuto
per caso, sacrifico’ i propri genitori,
divenendo un apostolo dalla forma simile ad
un elfo, per incarnare Pirkaf ( vedi approfondimento
sui miti e le leggende ), un personaggio delle
fiabe da lei amato.
Lucine, dopo essere divenuta un apostolo,
cerchera’ di portare nel suo regno “fatato”
quanti piu’ bambini possibile, trasformandoli
in pseudo-elfi e privandoli della loro umanita’
dopo averli strappati alle famiglie. Tali
elfi appaiono comunque esteticamente diversi
rispetto agli elfi normali ( pensiamo a Pak
o Ibarella ), presentando dei tratti che li
avvicinano a delle api, come il pungiglione
o gli occhi parecchio simili a quelli degli
insetti.
I modi con cui Lucine e’ in grado di
attaccare sono molteplici. Prima di tutto
e’ necessario menzionare il fatto che
in genere si fa assistere da sciami di api
( i bambini da lei trasformati ) che fanno
dell’incredibile numero la loro forza.
E’ inoltre in grado di volare a velocita’
estremamente elevata, cosa che puo’
permetterle fughe molto rapide, ma anche di
scagliarsi come un proiettile sul suo bersaglio.
Questa seconda tecnica trova massima espressione
nel momento in cui l’apostolo passa
alla sua seconda forma, divenendo piu’
grande, nella forma simile ad una farfalla,
irrobustendo enormemente la sua antenna (
che puo’ adesso utilizzare come frusta
), e sfruttando un lungo ed affilato corno
sulla testa per infilzare la vittima, scagliandosi
da lontano a grande velocita’.
Lucine
prima di divenire un apostolo.
Inquadratura
frontale di Lucine apostolo.
Particolare
dei piccoli servi di Lucine.
Lucine
in volo, prima forma, ripresa dall'alto.
Lucine
in volo, prima forma, ripresa dal
basso.
Seconda
forma, inquadratura dal basso.
Inquadratura
frontale della seconda forma.
Seconda forma, particolare del corno.
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