[ CAP 64 ] E’ ormai giorno quando i due
si risvegliano. Gatsu racconta a Caska di come
abbia passato quell’ultimo anno, sulle
montagne ad allenarsi, ospite del vecchio e
formidabile fabbro Godor, e della figlioletta
Erika. Compatibilmente agli allenamenti, pare
che in tutto questo tempo il guerriero nero
abbia anche trovato una parte delle risposte
che cercava: ha compreso che e’ nella
battaglia, nel brandire quella enorme spada,
che riesce a sentirsi vivo, a “far scoccare
la scintilla della sua vita”. Comunica
anche a Caska l’intenzione di lasciare
nuovamente la Squadra, una volta salvato Grifis,
e la invita a seguirlo nel suo cammino. Intanto,
tre giorni prima, si era cominciata a spargere
la voce che dei pionieri avevano visto qualcosa
nel bosco… un essere gigante con la testa
da serpente, che si stagliava piu’ alto
degli alberi. [ CAP 65 ] Nell’oscurità’
della sua fredda e sporchissima cella, Grifis
ricorda di quando, da piccolo, cominciò
a sognare di un suo regno, mentre ancora giocava
con gli altri bambini. Adesso tutto appare perduto.
Ma ecco che accade qualcosa di strano: delle
piccole, oscure e mostruose creature giungono
da lui, chiamandolo principe, baciandogli la
mano per rendergli omaggio. Grifis vede qualcosa…
l’immagine di 4 strane figure appare davanti
a lui; il tempo e’ ormai prossimo…
Gatsu, Caska e alcuni fra i migliori membri
della Squadra dei Falchi, partono alla volta
delle segrete, per salvare dopo un anno il loro
generale. Arrivano dopo 3 giorni in un cimitero,
dove Caska conosce un ingresso segreto per accedere
al castello. [ CAP 66 ] Il gruppo si addentra
nel passaggio, mentre Judo spiega a Gatsu che
le informazioni che possiedono sono piu’
che attendibili: nel castello c’e’
infatti una talpa. Alla fine del tunnel Caska,
Gatsu, Pipin e Judo sbucano nel mausoleo del
castello, ed incontrano la “talpa”:
si tratta della principessa Charlotte, accompagnata
da Anna, la sua fedelissima ancella. Giusto
il tempo di salutarsi, poi si mettono tutti
a seguire la principessa che li scorta alla
Torre della Rinascita. Grifis e’ rinchiuso
in uno dei piani piu’ bassi. Charlotte
chiede esplicitamente a Caska di poterli seguire
anche dopo aver salvato Grifis. [ CAP 67 ] Caska
e’ contraria: spiega alla principessa
che, nonostante potrebbe essere un ottimo ostaggio,
il suo unirsi alla Squadra potrebbe essere una
lama a doppio taglio, in quanto il re cercherebbe
in ogni modo di recuperare la figlia, con tutti
i mezzi possibili e senza sosta, cosa che potrebbe
dare piu’ di un problema ai Falchi, ormai
ridotti in condizioni di miseria e perennemente
in precarietà. Ma Charlotte si oppone
( tra l’altro anche con fare parecchio
infantile ) e alla fine Caska si arrende alla
sua ostinazione. Judo si libera delle due guardie
che vigilano all’ingresso della torre.
Intanto, al campo della Squadra dei Falchi,
tutti parlano dell’imminente ritorno di
Grifis con felicità, sicuri che ben presto
la situazione si sarebbe capovolta nuovamente
in loro favore. Rickert si allontana un momento
per prendere un po’ d’acqua al lago
per i propri compagni, quando vede qualcosa
di strano sulla sua superficie: e’ un
grande elfo, che d’un tratto vola via
a incredibile velocità. Improvvisamente
il ragazzo ode urla provenire dal campo. Corre
all’impazzata, ma cio’ che vede
una volta arrivato e’ un’oscura
desolazione. [ CAP 68 ] Ma nell’oscurità’
Rickert scorge la sagoma di un compagno. Osserva
meglio: l’amico e’ tra le fauci
di un essere che non appartiene a questo mondo,
un mostro, un abominio ( si tratta in effetti
del Conte, l’apostolo che appare nei primi
volumi del manga e che viene ucciso da Gatsu
). Il ragazzo si guarda intorno, scorgendo creature
simili e terribili fra gli innumerevoli cadaveri
di uomini, e vede infine di nuovo quell’elfo,
dai tratti femminili, che ghigna su un albero
osservando quel macabro spettacolo. Rickert
pensa che sta per fare la fine dei suoi compagni,
quando improvvisamente sopraggiunge il Cavaliere
del Teschio, portando tutti gli altri demoni,
evidentemente impauriti da lui, a scappare.
Un intero accampamento della Squadra dei Falchi
e’ stato sterminato, solo Rickert e’
vivo. [ CAP 69 ] Il gruppo di Caska si addentra
nei meandri della torre, mentre Judo e Charlotte
raccontano delle origini della torre stessa,
che si dice fu costruita in epoche antichissime.
Nella leggenda si narra anche dell’imperatore
Gaisselik, un personaggio che ricorda da vicino
il Cavaliere del Teschio, e che lascia Gatsu
pensieroso. Alla fine ecco l’ultima cella.
La porta viene aperta, un grande buio ovunque,
ma Gatsu scorge una sagoma umana distesa per
terra. [ CAP 70 ] Si tratta di Grifis. Gatsu
si inginocchia e lo prende in braccio. Il Falco
e’ svenuto, estremamente denutrito, i
tendini dei polsi e delle caviglie sono stati
recisi, la lingua gli e’ stata strappata,
e’ stato scorticato su tutto il corpo
e costretto a portare l’elmo del Falco,
per beffa. All’improvviso la porta della
cella si richiude, lasciando tutto il gruppo
all’interno. A chiuderla e’ stato
il carnefice, l’uomo che per un anno ha
torturato Grifis. Dopo poche brevi battute,
Gatsu sfonda con la sua spada la porta, passando
da parte a parte il carnefice ed uccidendolo.
Le guardie cominciano ad accedere alla torre.
Comincia la fuga. [ CAP 71 ] 30 guardie sono
stata mandate all’interno della torre,
ma e’ una carneficina: Gatsu dilania qualunque
cosa gli si pari davanti, con veloce ed inarrestabile
brutalità, aprendo la strada ai propri
compagni dietro che intanto trasportano Grifis.
Una volta fuori e’ sempre Gatsu a fare
breccia nella difesa del castello, e il gruppo
si da alla fuga. Il re intanto ordina ai propri
uomini di chiamare i barkilaka… [ CAP
72 ] I barkilaka si rivelano essere 5 assassini
spietati, di origini orientali e dall’aspetto
mostruoso, temuti da chiunque ne abbia mai sentito
parlare. Il re gli ordina quindi di impedire
la fuga di Grifis e di riportare a qualunque
costo Charlotte sana e salva, pena lo sterminio
della loro razza. Il gruppo capitanato da Caska
rientra nel tunnel che li avrebbe infine portati
all’ingresso segreto al cimitero. Ma qui
subiscono l’imboscata. Fortunatamente
Gatsu dimostra la sua prontezza, rendendosi
subito conto della trappola e sventando piu’
attacchi. Ma improvvisamente un dardo viene
lanciato da una cerbottana verso Grifis; la
principessa se ne accorge e si mette sulla traiettoria
per proteggere il suo amato. Charlotte si accascia
per terra. [ CAP 73 ] Il combattimento viene
interrotto: i barkilaka si rendono infatti conto
della gravita’ della situazione, dato
che Charlotte e’ stata avvelenata per
errore. Se morisse, la vendetta del re sarebbe
terribile. Offrono quindi a Caska ( che ovviamente
accetta ) la possibilità di salvare la
vita alla principessa grazie ad un antidoto
da loro posseduto, e alla fine Charlotte viene
condotta via da un membro dei barkilaka e tratta
in salvo. Il combattimento ricomincia con gli
assassini che concentrano su Grifis tutti i
loro attacchi. Infine e’ Judo che elabora
con astuzia una strategia vincente e permette
ai compagni di uccidere i nemici. [ CAP 74 ]
Gatsu nota uno strano odore nel tunnel: si tratta
di polvere da sparo. Il gruppo si mette a correre
verso l’uscita, quando il quinto barkilaka
( la donna che aveva accompagnato via Charlotte
) incendia tutto il tunnel. Grazie ad un cenno
col capo di Grifis, Pipin trova un modo per
far disperdere le fiamme e salvare i compagni
che raggiungono finalmente il cimitero. Pochi
minuti dopo, al castello, il re uccide l’assassina
( poiche’ ha fallito ) e, sotto richiesta
della figlia, le fa una falsa promessa assicurandole
che non avrebbe piu’ dato la caccia a
Grifis. Ma immediatamente dopo da ordine di
sguinzagliare i Cani Neri, un gruppo di mercenari
ex galeotti capitanati da Wiald, un essere che
di umano ha ben poco.
VOLUME
11
[ CAP 75 ] Anni prima, il re di Midland decise
di integrare nell’esercito un certo
numero di galeotti, vuoi perche’ le
carceri erano piene, vuoi perche’ la
guerra aveva pesantemente indebolito le schiere
del re. In seguito ad una prova di forza in
cui uccise brutalmente il suo avversario (
Balbo ), Wiald venne scelto come comandante
di tale squadrone, che in seguito avrebbe
preso il nome di Cani Neri. Il gruppo di Caska
si sta intanto facendo aiutare da una famiglia
di contadini non lontana dal castello, che
gli fornisce un carro speranzosa per il ritorno
del Falco. Ma pochi minuti dopo la ripartenza,
Wiald e i suoi uomini giungono alla stessa
fattoria e, dopo aver fatto domande riguardo
i fuggitivi, uccidono l’uomo di casa,
bruciano i bambini e Wiald stupra la donna.
[ CAP 76 ] Non passano molti minuti prima
che i Cani Neri stiano alle costole del gruppo
di Caska; Gatsu e Pipin si fermano per tener
testa ai nemici, permettendo ai compagni di
mettersi in salvo al di la di un ponte precedentemente
riempito di polvere da sparo e pronto a esplodere.
Gli uomini di Wiald vengono massacrati dalla
spada del guerriero nero, ma ad un tratto
e’ lo stesso Wiald a fare i conti con
Gatsu e Pipin contemporaneamente, riuscendo
a tener testa a entrambi con disinvoltura.
Gatsu comprende la natura non umana del proprio
avversario e, al segnale di Caska, si precipita
insieme al corpulento compagno oltre il ponte,
che la ragazza provvede a far saltare in aria.
[ CAP 77 ] Cio’ nonostante, Wiald e
alcuni dei suoi uomini riescono a passare
dall’altra parte del ponte, lanciandosi
all’inseguimento dei fuggitivi. I Cani
Neri sono spaventati, si aspettano un’imboscata
da parte dei Falchi, ma il loro capo li minaccia
costringendoli a seguirlo. E in effetti i
compagni di Caska tendono un agguato ai nemici,
decimandoli. Wiald riesce a resistere agli
attacchi rendendo sempre piu’ lampante
la sua natura non umana. Gatsu decide di intervenire
e gli si para davanti. [ CAP 78 ] Lo scontro
fra i due avviene a cavallo. Gatsu brandisce
con potenza e tecnica la propria ammazzadraghi,
suscitando stupore nei suoi compagni che ne
ammirano i progressi compiuti nell’ultimo
anno. Cio’ nonostante, Wiald riesce
a parare ogni attacco dell’avversario,
utilizzando il tronco di un albero a mo di
mazza. Grifis intanto viene portato al sicuro
all’ingresso di una grotta li’
vicino, mentre la battaglia ha luogo. Osserva
lo scontro, vede una spada accanto a se e
cerca di afferrarla… ma i suoi tendini
sono recisi, e il suo pugno non potrà
piu’ chiudersi, ne’ lui sara’
mai piu’ capace di brandire un’arma.
Tutto e’ distrutto. [ CAP 79 ] Intanto
la Squadra dei Falchi riesce ad avere la meglio
sui Cani Neri. Wiald decide che e’ ora
di fare sul serio, e improvvisamente si trasforma
in un essere gigantesco e mostruoso, mostrando
la sua forma da apostolo della Mano di Dio.
Utilizzando un albero come fosse una mazza
colpisce in pieno Gatsu scaraventandolo lontano.
I compagni cercano di difenderlo attaccando
Wiald a distanza. [ CAP 80 ] La risposta dell’apostolo
e’ immediata e devastante: molti uomini
vengono massacrati o divorati in pochi istanti.
Caska corre verso Gatsu privo di sensi, ha
appena il tempo di schiaffeggiarlo per farlo
rinvenire, quando Wiald la afferra e cerca
di violentarla. Fortunatamente gli schiaffi
di Caska erano stati sufficientemente forti:
Gatsu la salva in extremis trafiggendo il
mostro con la sua spada. Ordina quindi alla
sua donna di allontanarsi: vuole uccidere
Wiald da solo. [ CAP 81 ] Superando la paura,
il guerriero nero si lancia come una furia
all’attacco del proprio nemico. Gatsu
riesce inizialmente ad evitare l’offensiva
di Wiald, che pero’ si va facendo man
mano sempre piu’ pesante ed aggressiva.
La Squadra dei Falchi assiste preoccupata
le sorti dell’ex capitano. Gatsu viene
ferito profondamente, ma anche Wiald, che
pareva immortale nella sua imponenza, sanguina
in maniera copiosa. [ CAP 82 ] Caska desidera
rientrare in scena per aiutare l’amato,
ma interviene Judo che la rassicura sulle
capacita’ di Gatsu. Intanto il duello
continua senza esclusione di colpi. Wiald
colpisce pesantemente il guerriero nero, incrinando
in modo grave la sua spada. Gatsu e’
consapevole del fatto che la lama non reggerebbe
un altro colpo, e ricorre all’astuzia
beffando il nemico, riuscendo finalmente a
tagliargli la gola con una daga e con quanto
resta della sua spada. Wiald cade esanime
a terra, immobile. Caska corre ad abbracciare
il suo uomo, e la Squadra dei Falchi esulta
per l’incredibile vittoria. [ CAP 83
] Charlotte e’ nella sua camera, i suoi
pensieri sono per Grifis. Una sagoma grande,
oscura ed inquietante colpisce il suo sguardo
volto verso il cielo… si tratta di Zodd.
Intanto, all’interno di un carro chiuso,
mentre Judo si occupa di Grifis rendendosi
conto delle sue condizioni, Caska medica Gatsu
che ovviamente e’ stato molto provato
dal combattimento appena vinto. I due amici
vengono lasciati da soli all’interno
del carro per riposare. Grifis fa intendere
a Gatsu il suo desiderio di indossare un’armatura
e, mentre Judo spiega a Caska quali sono le
condizioni fisiche del loro generale, il guerriero
nero lo aiuta ad indossare la corazza che
desidera. [ CAP 84 ] Al campo si sentono urla
umane, all’improvviso. Gatsu si precipita
fuori dal carro: Wiald e’ in piedi,
trafitto dalla spada, sanguinante, barcollante,
ma ancora incredibilmente potente e desideroso
di sopravvivere. Il mostro afferra Grifis
e, dopo essere stato circondato dai soldati,
minaccia di stritolarlo. Lo spoglia davanti
a tutti, per far comprendere alla Squadra
come il loro generale si sia ridotto; sbatte
in faccia al Falco la verita’ che egli
non sara’ mai piu’ in grado di
brandire un’arma. Chiede allora a Grifis
di chiamare i 4 della Mano di Dio, li chiama
“i nostri angeli custodi”, lo
supplica di salvarlo, piangente gli grida
di non voler morire. Wiald lo osserva meglio,
e assolutamente sconvolto si rende conto che
Grifis non possiede piu’ il bejelit
cremisi. Dal nulla e all’improvviso,
un’ombra gigantesca appare dietro lo
stesso Wiald. [ CAP 85 ] Si tratta di Zodd
l’Immortale, che senza fiatare trafigge
Wiald con le sue corna, passandolo da parte
a parte. Il mostro agonizzante chiede spiegazioni,
nomina la Mano di Dio, parla di Grifis e del
bejelit, argomenti che solo i due apostoli
riescono a comprendere, fra lo stupore e l’incredulità’
dei Falchi. Alla fine Zodd oscilla con la
propria testa, facendo si’ che le corna
vadano a dilaniare mortalmente Wiald. L’Immortale
vola via, mentre Gatsu cerca inutilmente di
fermarlo per chiedergli spiegazioni riguardo
l’imminente eclissi ed il ruolo di Grifis
in tutto cio’. Il corpo mostruoso di
Wiald si decompone e viene portato in un’altra
dimensione, creando immagini che risvegliano
ricordi confusi nella mente dello stesso Grifis.
VOLUME
12
[ CAP 86 ] Poche ore dopo, quanto resta della
Squadra dei Falchi si trova in una radura, in
attesa che Caska dia spiegazioni, nella speranza
che quanto detto da Wiald riguardo Grifis sia
solo una menzogna. L’iniziale silenzio
della donna e’ pero’ molto piu’
eloquente di qualsiasi altra parola; infine
spiega a tutti come stanno le cose, fra lo sgomento
e lo sconforto generale. Non si sa quindi se
continuare sotto la guida di Caska, o semplicemente
sciogliere la Squadra, dato che il suo generale
non potrà mai piu’ agire come tale.
Gatsu e Judo si preoccupano per la ragazza,
cercando di scrollarle di dosso responsabilità
non sue. Caska chiede allora di avere un po’
di tempo per riflettere sul da farsi. Intanto
va a cambiare le fasciature a Grifis. [ CAP
87 ] Caska e’ a disagio nell’occuparsi
di un uomo che ormai non e’ altro che
l’ombra del Falco, prova un certo imbarazzo
nel medicarlo. Grifis pare cercare di dar sfogo
ai propri sentimenti: da quando e’ stato
salvato ha notato il legame fra Gatsu e Caska,
e forse si rende conto che quella donna era
importante per lui, era sempre stata importante,
sempre presente, nonostante per raggiungere
il suo sogno non avrebbe potuto stare con lei.
Potendo muoversi a stento, cerca di avvicinarsi
a lei, finendo per caderle addosso. Caska, dopo
un’iniziale paura, lo abbraccia. Gatsu
e Judo intanto stanno discutendo riguardo il
proprio futuro. Il guerriero nero pare intenzionato
ad andare via nuovamente, per la propria strada.
D’altra parte Judo desidera restare nella
Squadra dei Falchi, per occuparsi di Grifis.
Alla fine della conversazione chiede a Gatsu
di portare Caska con se’. Gatsu va allora
dalla donna, che gli dice di non poterlo seguire,
gli dice che desidera anche lei restare per
prendersi cura di Grifis. E chiede all’uomo
che ama di andare comunque per la sua strada,
anche se questo significa separarsi. [ CAP 88
] Grifis, in una visione, vede il se’
stesso degli anni passati, sicuro, forte, bello,
sognante e determinato. Riesce ancora a scorgere
il castello che fin da piccolo desiderava raggiungere.
Con un grande sforzo riesce ad arrivare ai cavalli
alla testa del carro, e li incita a partire.
Gatsu vede tutto e si lancia all’inseguimento:
il Falco non e’ sicuramente in grado di
gestire la situazione. E infatti, dopo qualche
centinaio di metri, Grifis viene sbalzato fuori
dal carro e si ritrova per terra, supino e immobile,
sempre piu’ consapevole della sua situazione,
sempre piu’ conscio del fatto che tutto
e’ finito. Cerca di uccidersi trafiggendosi
la gola con un tronco appuntito che trova li’
accanto. E poi per terra vede qualcosa, e la
raccoglie: e’ il bejelit cremisi. E’
tornato da lui. [ CAP 89 ] Gatsu e’ vicino
a Grifis, sta per raggiungerlo, mentre il resto
della Squadra si appresta ad arrivare, staccata
di qualche centinaio di metri. Il Falco cerca
di evitarlo. Improvvisamente ecco che l’attenzione
di tutti viene catturata da qualcosa: ad un
tratto pare essere notte. E’ cominciata
un’eclissi, l’eclissi predetta un
anno prima da Zodd l’Immortale. Dal nulla
appaiono esseri dalla forma grottesca, tutti
sembrano attendere un gesto, qualcosa di indefinito
da parte di Grifis. Gatsu raggiunge il suo amico.
Il sangue di Grifis tocca il bejelit, che ricompone
il suo volto, apre gli occhi ed inizia a piangere
lacrime di sangue, spalancando la bocca in atto
di disperazione. E un istante dopo, il cielo
e’ sparito: uno sfondo indefinito e oscuro
si staglia a perdita d’occhio in tutte
le direzioni, enormi volti umani hanno rimpiazzato
cio’ che prima era la terra su cui camminare…
L’intera Squadra dei Falchi, sconvolta,
si trova in un’altra dimensione, senza
capire come o perche’, ma per opera del
bejelit e del suo padrone. [ CAP 90 ] Rickert
intanto, dopo aver assistito al terribile massacro
di parte della Squadra dei Falchi a causa dei
due apostoli, si trova al confine delle Midlands;
si sta facendo accompagnare su un carro da un
gruppo di persone che lavorano per un circo
( fra di essi vi e’, tra l’altro,
l’elfo Pak ). Giunto abbastanza vicino
all’accampamento del resto della Squadra,
scende dal carro. Stupito osserva anche lui
l’improvvisa eclisse, ignaro di quanto
stanno vivendo i propri compagni. Intanto, nel
piano astrale, fra il terrore e le urla di tutti,
Caska e’ l’unica capace di tranquillizzare
i soldati, mantenendo il sangue freddo. Creature
grottesche e deformi si vedono poco distanti,
mentre un’enorme sagoma femminile appare
stagliandosi paurosamente maestosa. E’
Slan, il primo arcidemone della Mano di Dio
a manifestarsi. [ CAP 91 ] In successione ecco
apparire spaventosi gli altri arcidemoni, Ubik,
Conrad e infine Boid, il piu’ terribile
e potente. Questi addita Grifis, rivelandogli
di essere un eletto, annunciandogli la sua prossima
unione con la Mano di Dio. Gatsu, sprovvisto
della propria spada, sguaina la daga, la punta
verso i 4 arcidemoni, sfidandoli rabbioso. Interviene
allora Slan rivelando alla Squadra il loro futuro:
diverranno sacrifici per permettere a Grifis
di divenire un membro della Mano di Dio. [ CAP
92 ] Gli arcidemoni continuano spiegando che
sara’ Grifis stesso ad offrire in sacrificio
i propri uomini. A quel punto la zona in cui
si trovano Gatsu e Grifis comincia ad alzarsi,
protendendosi verso le 4 creature del Male,
ed andando a delineare le forme di una mano
che mostra il pugno aperto rivolto verso l’eclissi.
In questo brusco movimento Gatsu cade, ma riesce
in qualche modo a restare aggrappato su un bordo.
Comincia a risalire cercando di raggiungere
l’amico, mentre i suoi compagni e la sua
donna, molti metri sotto di lui, sono atterriti.
[ CAP 93 ] Mentre Gatsu cerca di raggiungere
il Falco, Ubik e Conrad creano una visione nello
stesso Grifis: gli mostrano se’ stesso
da bambino, quando il suo sogno era quel castello
che brillava su quel monte, luminoso. I due
arcidemoni cercano allora di plagiarlo, di rimuovere
il suo senso di colpa per tutte le vittime che
il suo sogno ha comportato. La morte dei suoi
compagni era necessaria, e’ qualcosa che
loro stessi hanno accettato nel momento in cui
hanno deciso di combattere per la sua causa.
Fermarsi proprio adesso sarebbe sbagliato: significherebbe
pentirsi di tutta la strada percorsa fino a
quel momento, rendendo vano il sacrificio di
tutti quelli che sono morti. Manca solo l’ultimo
passo prima di raggiungere quel castello, l’ultimo
sacrificio. [ CAP 94 ] Lo stesso Boid parla
a Grifis facendo leva sulla sua disperazione.
Gatsu intanto ha completato la risalita, Grifis
lo guarda negli occhi: capisce che il suo volergli
bene, la sincerità della loro amicizia
era stata l’unica cosa capace di distoglierlo
dal suo sogno, era stato quello il motivo del
suo crollo. Li consacra. Un terribile marchio
sacrificale si imprime allora sulla pelle di
ogni membro della Squadra.
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