Il principio di questa storia
per noi, ma sicuramente non per lui, non per
Gatsu, appena una sagoma oscura nelle prime
pagine. Un uomo in grado di brandire un "oggetto
troppo grande per essere chiamato spada".
La storia inizia con il protagonista che, dopo
essere arrivato in una taverna, salva il piccolo
elfo Pak da una morte certa. Per farlo ingaggia
una rissa con i soldati di Koca, signore dell'intero
paese ed invia l'unico superstite ad avvertire
Koca stesso del suo arrivo. Successivamente
Gatsu viene catturato dai soldati mobilitati
in tutto il borgo e viene fatto torturare. Ha
la possibilità di parlare con il podestà,
e gli riferisce di essere a conoscenza di "cosa"
sia Koca: il Guerriero Nero sostiene infatti
che si tratta di un mostro che si nutre di carne
umana, ed accusa il podestà stesso di
fornire il "cibo" al suo signore.
Dopo le torture Gatsu viene gettato nella prigione
del castello, mentre Koca decide di radere al
suolo il paese. Intanto Pak riesce a raggiungere
Gatsu ed a liberarlo. A questo punto gli chiede
di lottare contro Koca per salvare quanti più
cittadini possibile, ma Gatsu ha un solo obiettivo:
uccidere Koca; la sorte degli abitanti non lo
interessa minimamente... oltretutto spiega all'elfo
di come il suo salvataggio sia stato del tutto
fortuito. Pak vola via piangendo, ma Gatsu non
se ne cura più di tanto. Il guerriero
Nero esce dal castello e riesce ad imbattersi
in Koca. I due hanno uno scontro furioso e ad
un tratto il feudatario si trasforma in un mostro
per forma simile ad un serpente (decisamente
cresciuto). Alla fine però, è
Gatsu ad avere la meglio. Il Guerriero Nero
tortura Koca ormai in punto di morte e gli domanda
dei "5 della mano di Dio". Il mostro
afferma di non saperne niente e, poco prima
di morire, riconosce sul collo di Gatsu il "marchio
dei sacrificati". Il vincitore dello scontro
dunque, si allontana dal paese e, dopo essere
uscito vincitore da un'aggressione incontra
nuovamente Pak, che stava cercando di ritrovarlo.
Pak chiede a Gatsu il permesso di poterlo seguire,
ma riceve una risposta negativa: i due si separano
ancora una volta. In seguito, durante un temporale,
un vecchio, accompagnato dalla figlia e da Pak,
si imbatte nel guerriero e, dopo averlo invitato
più volte, convince Gatsu a salire sul
loro carro.
Durante il viaggio, il carro viene attaccato
da un esercito di non-morti. Nella battaglia
Gatsu da' sfogo a tutta la sua ferocia. Il vecchio
e sua figlia perdono però la vita ed
il Guerriero Nero continua la sua battaglia
fino a quando riesce ad avere la meglio. Gatsu
è allo stremo delle forze e Pak cerca
di consolare l'"amico" dicendogli
di non doversi sentire in colpa per la morte
della ragazza e del vecchio. Il Guerriero Nero
gli ride in faccia e rivela all'elfo di non
essere minimamente addolorato per qui decessi.
Lui deve andare avanti, anche a costo di travolgere
altre vite umane. Gatsu e Pak riprendono il
loro viaggio, finché non arrivano in
un villaggio in cui sta avvenendo un'esecuzione,
a cui assiste il feudatario. Gatsu lancia davanti
a tutti una sfida al conte, che manda contro
di lui le sue guardie, capitanate da Zondark.
Dopo un duello, in verità non troppo
impegnativo, il Guerriero Nero riesce a sconfiggere
il capitano delle guardie. Ma i soldati sembrano
non voler finire mai e, proprio quando la situazione
sta per diventare difficile, Gatsu viene salvato
da Vargas, ex-medico del conte, con un corpo
segnato da terribili menomazioni. Vargas chiede
a Gatsu di uccidere il conte, ormai diventato
una sorta di mostro immortale. Infine il medico
mostra al Guerriero Nero il behelit, un piccolo
oggetto di pietra simile ad un uovo con tratti
umani disposti a casaccio; questo piccolo oggetto
è la chiave per poter mettersi in contatto
con la dimensione dei 5 della Mano di Dio.
VOLUME
2
Vargas racconta a Gatsu
la storia del conte, di come questi, una volta
sovrano giusto e calcolatore, divenne, dopo
aver trovato il behelit un mostro avido di sangue.
Vargas racconta anche del tentativo di fuga
con la sua famiglia e della loro cattura; la
moglie e il figlio divorati davanti agli occhi
del povero medico che infine riuscì miracolosamente
a salvarsi. Ad un tratto irrompe nella stanza
Zondark, trasformato in mostro dal conte. Dopo
un aspro combattimento Gatsu riesce a guadagnare
un po' di tempo, permettendo a Vargas e a Pak
di fuggire con lui. Gatsu prende il behelit
da Vargas che rimane nei pressi della sua abitazione.
Il medico però, viene catturato da Zondark
e condannato a morte. Pak chiede a Gatsu di
intervenire, ma il Guerriero Nero non ha intenzione
di rischiare la vita per Vargas il quale, poco
prima di essere giustiziato, gli urla di vendicare
tutte le vittime del conte.
Gatsu penetra nel castello e, in una rampa di
scale avviene l'ultimo scontro con Zondark.
Dopo una lotta massacrante, Gatsu riesce a sconfiggere
definitivamente il nemico uccidendo la parte
demoniaca presente in lui. Intanto Pak, dopo
essere stato catturato, viene portato da Teresia,
la figlia del conte, nelle vesti di "animale
domestico". Dopo un po' i due cominciano
a parlare: Pak si rende conto che anche Teresia
è una vittima del conte; Teresia invece
spiega a Pak che il cambiamento del padre e'
stato dovuto all'assassinio della moglie, avvenuta
anni addietro. Nello stesso tempo Gatsu annienta
con facilità un manipolo di soldati capitanati
da Dar, il braccio destro del conte. Comincia
poco dopo lo scontro fra Gatsu e il mostro in
cui si è trasformato il conte stesso.
Pak viene liberato da Teresia e si mette alla
ricerca del Guerriero Nero; anche Teresia ha
la possibilità di uscire dalla stanza
in cui era rimasta segregata per ben 7 anni.
Gatsu riesce, in qualche modo, a ferire il conte,
che comunque non sembra soffrire per le ferite
riportate.
VOLUME
3
Gatsu giace svenuto al suolo. Pak, avendolo
raggiunto, cerca di allontanare il behelit dalle
grinfie del conte. Nel momento in cui il mostro
sta per ucciderlo nella stanza irrompe Teresia
che però, riconoscendo suo padre in quel
mostro, fugge terrorizzata e si nasconde dietro
un pilastro. Gatsu si è appena ripreso
e colpisce il conte con i suoi coltelli da lancio.
Il mostro però scaraventa Gatsu contro
il pilastro dietro il quale si nasconde la figlia.
Il conte sta per colpirlo, quando Gatsu, allungando
il braccio, afferra Teresia e la porta davanti
a sé usandola come scudo umano. Il conte
ha un'esitazione, e Gatsu ne approfitta per
recidergli la testa. Mentre il conte è
ormai in punto di morte, il suo intenso desiderio
di sopravvivere fa attivare il behelit. Il behelit
porta il conte, Gatsu, Pak e Teresia in un'altra
dimensione, dove si trovano 5 esseri oscuri,
i 5 della Mano di Dio; Gatsu si lancia contro
uno di loro, lo chiama Grifis; quest'essere
però respinge l'attacco del Guerriero
Nero, scaraventandolo lontano senza nemmeno
sfiorarlo. I 5 della mano di Dio decidono di
rigenerare il conte; affinchè ciò
sia possibile è pero' necessario che
il conte sacrifichi una persona a sé
cara; la scelta quindi non può che ricadere
sulla figlia. I 5 inoltre ricordano al conte
di come, tempo prima, egli avesse sacrificato
la moglie per vincere il proprio sgomento dopo
aver visto che la moglie stessa aderiva alla
setta di eretici che egli stava cercando di
reprimere. Approfittando della situazione, Gatsu
chiede a Pak di guarirgli il braccio.
Pak guarisce il braccio del compagno; intanto
il conte non trova il coraggio di sacrificare
Teresia. Le anime dannate dell'inferno corrono
e afferrano il conte trascinandolo nell'oblio.
Il varco dimensionale si richiude; Gatsu, Teresia
e Pak si ritrovano nella sala dello scontro.
Teresia è nella disperazione più
totale per la morte del padre e per l'aver scoperto
la verità sulla morte della madre; dice
di voler morire e Gatsu le dà un coltello...
Teresia è sul punto di tagliarsi le vene,
quando il pavimento sotto di lei crolla. Gatsu
protende immediatamente la spada, a cui Teresia
si aggrappa lacerandosi le mani. Gatsu la tira
su e, dopo aver ripreso il behelit, si allontana.
Teresia giura che un giorno si vendicherà
del Guerriero Nero, responsabile della morte
di suo padre. Pak intanto noto che Gatsu sta
piangendo...
INIZIA A QUESTO PUNTO IL LUNGO FLASHBACK CHE
MOSTRA LA VITA DI GATSU DALLA NASCITA FINO AL
PRESENTE
Il paesaggio è macabro: siamo al tramonto,
da un enorme e tetro albero pendono i cadaveri
impiccati di donne condannate per stregoneria.
Sotto una di queste giace addormentato in una
pozza di sangue un neonato. Un battaglione di
soldati, reduci da un combattimento, passa nei
pressi e Sys, la moglie del capitano ( Gambino
), raccoglie e porta con se il bimbo, un bambino
che verrà chiamato Gatsu... A tre anni
Gatsu assiste alla morte di Sys, dovuta ad un'epidemia
di peste. A sei anni comincia a far pratica
con la spada, una spada sempre troppo grande
e pesante per lui. I suoi allenamenti si svolgono
sempre sotto la guida di Gambino, che continua
a ritenere il ragazzo in qualche modo responsabile
per la morte di Sys. Gambino pensa infatti che
Gatsu sia un portatore di sventura. A nove anni
c'è il battesimo del fuoco: Gatsu partecipa
infatti alla sua prima battaglia. La sera dopo
la battaglia Donovan, un rude mercenario, si
intrufola nella tenda di Gatsu.
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